
Fabrizio Truchet direttore generale di Moroso, Eškerica sarà ceo di Valcucine
Giro di poltrone nel design italiano. Protagonisti, due brand simbolo dell’arredo e delle cucine di alta gamma, entrambi friulani: Moroso e Valcucine.
Dopo ben 17 anni di carriera all’interno di Moroso, infatti, Damir Eškerica (ceo dal 2018) lascia il suo incarico per assumere il ruolo di amministratore delegato in Valcucine, a partire dal prossimo settembre.
Nell’azienda di Udine è arrivato invece Fabrizio Turchet, che dal 1° luglio scorso ha assunto il ruolo di direttore generale. «L’arrivo di Fabrizio Turchet coincide con un nuovo capitolo per Moroso – ha detto Roberto Moroso – in un momento in cui l’azienda evolve e si prepara ad affrontare nuove sfide, che richiedono competenze diverse e una visione complementare. Fabrizio porta con sé un’esperienza solida e trasversale nella gestione aziendale, che siamo certi contribuirà a rafforzare ulteriormente la struttura di Moroso». Il presidente ha ringrazioato Eškerica «per l’impegno, la dedizione e i risultati raggiunti insieme in questi anni. Ha accompagnato Moroso in un percorso di crescita importante, contribuendo in modo significativo allo sviluppo internazionale del brand».
Fabrizio Turchet, originario del Friuli Venezia Giulia, ha una formazione in Economia e Commercio presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e un Master in International Management (CIMBA – University of Iowa). Nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, fino a diventare ceo e cfo Emea di Jacuzzi Europe S.p.A., dove ha lavorato dal 1993 al 2024.
Con questo nuovo assetto, Moroso si prepara continuare il suo percorso di sviluppo nel mondo del design, con un approccio ancora più strutturato, fondato sull’integrazione tra creatività, gestione e innovazione. Accanto a Fabrizio, la famiglia Moroso – alla guida dell’azienda sin dalla sua fondazione – mantiene saldamente la direzione strategica, riaffermando l’impegno nel valorizzare il patrimonio di creatività, innovazione e relazioni internazionali costruito nel tempo.
Fonte: Il Sole 24 Ore