
Farmaci e navi rilanciano l’export
L’ennesimo scatto della farmaceutica, in particolare negli Stati Uniti, insieme alle maggiori commesse navali, rilanciano le medie dell’export nel mese di luglio, con le nostre vendite estere a piazzare uno scatto in avanti del 7,3% (+1,2% rispetto al mese precedente), portando a +2,9% il bilancio dei primi sette mesi dell’anno.
Progressi più ampi nei mercati extra-Ue (+9,9%) ma visibili anche in Europa, dove crescono gli acquisti sia da parte di Germania (+1,5%), che Francia (+4,7%).
Decisivo per il risultato del mese è però il dato degli Stati Uniti (+7,3%), dove i farmaci vanno quasi al raddoppio (+89%), crescita che si verifica ormai da molti mesi, con il risultato di spingere a 10 miliardi di euro le vendite di questo comparto verso Washington da gennaio a luglio.
Scelta adottata da molte case farmaceutiche per stoccare merce negli Usa anticipando le possibili penalizzazioni dei dazi, azione che potrebbe tradursi in una riduzione consistente delle spedizioni nei prossimi mesi. Intanto, a testimonianza dell’anomalia, a luglio un quarto dei farmaci esportati dall’Italia ha preso la via di Washington, in crescita evidente dal 19% medio dello scorso anno, che già scontava una prima impennata dei volumi.
Ad influenzare positivamente il risultato medio del mese delle nostre vendite estere – spiega l’Istat – sono a luglio anche le commesse una tantum legate alla cantieristica navale, al netto delle quali si stima un aumento congiunturale dello 0,8% e una crescita tendenziale del 6,1%.
Fonte: Il Sole 24 Ore