Farmitalia raddoppia a Catania e punta sull’estero

Farmitalia raddoppia a Catania e punta sull’estero

Un investimento di 10 milioni per raddoppiare lo stabilimento produttivo, nuovi prodotti in nuove aree di cura con una prospettiva di crescere ancora nel mercato farmaceutico. Sono i programmi dell’azienda fondata 30 anni fa dall’imprenditore catanese Fabio Scaccia che festeggia così il compleanno della sua creatura che oggi ha il brand di Farmitalia, acquistata nel 2012: nome che ha segnato la storia del farmaco in Italia. Con orgoglio Scaccia racconta di un’azienda nata con una missione chiara: sviluppare soluzioni farmaceutiche innovative e affidabili per accompagnare le donne in ogni fase della vita e che nel tempo ha saputo trasformarsi diventando nel suo ambito un punto di riferimento nazionale. Alla costante attenzione ai bisogni clinici si sono affiancati investimenti in ricerca scientifica, responsabilità sociale e qualità produttiva, portando sul mercato farmaci e dispositivi ad alto valore terapeutico.

«Trent’anni fa è iniziata una storia fatta di passione, coraggio e visione: quella di un’impresa nata per prendersi cura della salute femminile» dice Scaccia. L’azienda, ritenuta un’eccellenza nazionale nei settori ostetrico-ginecologico e urologico, ha un portfolio di oltre 50 prodotti (fra farmaci, dispositivi medici e nutraceutici) e più di 20 in fase di registrazione: i programmi di ricerca guardano a nuove aree terapeutiche – neurologia e neuropsichiatria (epilessia e Adhd, disturbo da deficit di Attenzione e iperattività negli adulti e nei bambini) – oltre a un piano di sviluppo in diabetologia entro il 2028. Un lavoro di sviluppo che si riscontra poi nei numeri per un’azienda che, tra le altre cose, è anche socia della Banca del Fucino: Farmitalia, che dà lavoro a 180 persone, ha chiuso il 2024 con un fatturato di 51 milioni e nel 2025 l’azienda prevede di registrare un fatturato di 60 milioni con un Ebitda di circa 20 milioni. «La nostra proiezione di fatturato per il 2030 è di 100 milioni di euro – continua Scaccia – con un incremento di crescita annuo del 10,7 per cento». L’obiettivo è di arrivare entro il prossimo quinquennio a superare i 100 prodotti in portfolio, con un incremento occupazionale stimato di almeno 60 nuove unità.

I programmi per i prossimi anni sono piuttosto impegnativi: «Con un investimento di circa 10 milioni nel 2026 – spiega Scaccia – potenzieremo ulteriormente la sede romana e raddoppieremo lo stabilimento di Catania, nella zona industriale di Piano Tavola (passando dagli attuali 800 metri quadrati ai 1.600 metri quadrati previsti nel piano di sviluppo), per ospitare nuove linee di integratori alimentari (prodotti anche per conto terzi) e anche una linea di medical device. In background c’è anche l’ipotesi di acquisizione di un’azienda estera specializzata in prodotti ginecologici». Per l’azienda, che nel 2024 ha ottenuto la certificazione per la parità di genere, «il capitale umano resta un pilastro: con i suoi 180 dipendenti (età media 35 anni, di cui il 60% donne), reclutati valorizzando talento e meritocrazia grazie a consolidati rapporti con università e centri di ricerca in tutt’Italia, l’azienda farmaceutica con sedi a Roma e Catania guarda al futuro con ambizione» si legge in una nota. «Continueremo a investire sul futuro – conclude Fabio Scaccia – con la stessa passione che ci ha guidati fin dall’inizio, senza mai dimenticare i valori che ci hanno reso ciò che siamo: responsabilità, etica, lavoro di squadra.

Fonte: Il Sole 24 Ore