Fer X, il Gse accelera sull’asta: «Rinnovabili più convenienti»
Il Gse punta ad accelerare la messa a terra degli esiti dell’asta del FerX transitorio dedicato a impianti fotovoltaici ed eolici in modo da velocizzare anche l’impatto positivo che si rifletterà sulla bolletta pagata da famiglie e imprese. Per questo, la società controllata dal Mef – che sta lavorando, su questo fronte, in stretta sinergia con il+ ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il suo titolare Gilberto Pichetto Fratin – ha deciso di diffondere entro fine novembre la pubblicazione delle graduatorie finali, ma soprattutto, nell’ottica di una comunicazione chiara e trasparente agli operatori, di anticipare i dati della partecipazione alla procedura: «La misura – spiega a Il Sole 24 Ore l’ad del Gse, Vinicio Mosè Vigilante – è un punto di snodo per il mercato delle rinnovabili in Italia e per l’intero sistema energetico nazionale. L’asta ha registrato un grande interesse, ma soprattutto si inizia a vedere uno spiraglio per il trasferimento del contenimento dei prezzi di fotovoltaico ed eolico sui consumatori finali».
Le forchette per il fotovoltaico
Gli esiti definitivi saranno diffusi nelle prossime settimane, ma le forchette di prezzo contenute nelle offerte – che sono state formulate, come noto, dovendo indicare un ribasso rispetto al prezzo di esercizio superiore (il livello base indicato nel bando) – forniscono già un’indicazione piuttosto puntuale di quale sarà l’asticella a conclusione del percorso. Ed eccoli i range di partecipazione per quanto attiene gli impianti superiori a 1 megawatt di potenza (al di sotto, come noto, si accede direttamente agli incentivi senza il passaggio da gare o aste). Per il fotovoltaico il Gse ha ricevuto oltre 2,5 gigawatt (GW) di offerte sotto i 55 euro per megawattora, oltre 7 GW sotto i 60 euro per MWh e oltre 9 GW sotto i 65 euro per MWh. «Se guardiamo a questi valori – chiarisce Vigilante – l’incrocio tra la curva della domanda e quella dell’offerta si attesta tra 60 e 65 euro/MWh».
I range per l’eolico
Quanto all’eolico, sono arrivate sul tavolo del Gse oltre 450 MW sotto i 73 euro per MWh (vale a dire a un prezzo mediamente più basso rispetto a quello di assegnazione dell’ultima asta eolica del decreto Fer1). Circa 1,2 gigawatt di offerte si è poi posizionato sotto gli 80 euro per MWh, mentre circa 1,5 GW si colloca sotto gli 82 euro per MWh. «Guardando a questo tassello – prosegue ancora Vigilante – il punto di incrocio, salvo sorprese, dovrebbe, invece, attestarsi tra 73 e 80 euro per MWh».
Verso forme concrete di disaccoppiamento
Il destino delle offerte si conoscerà, come detto, a stretto giro, ma Vigilante ci tiene a rimarcare il senso dell’intera operazione: «Con questo meccanismo iniziamo a introdurre a delle forme concrete di disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas», evidenzia il manager riprendendo peraltro un tema più volte rimarcato anche dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. A valle dello strumento, ci saranno poi i contratti a due vie che rappresentano lo snodo operativo dell’asta e che il Gse siglerà con i produttori aggiudicatari per coprire le eventuali variazioni tra il prezzo di mercato e quello di esercizio (se il primo è superiore al secondo, la società guidata da Vigilante incasserà la differenza, se inferiore sarà invece il Gse a versare la differenza).
I possibili benefici in bolletta
C’è, però, un altro obiettivo sotteso alla pubblicazione di questi primi dati sulla partecipazione che Vigilante declina così. «C’è un grande dibattito su questa asta da parte del mercato anche per poter pianificare al meglio le strategie di investimento -. Stiamo parlando di una storia di successo e dobbiamo sfruttare appieno potenziale e benefici». Che, stando ai calcoli fatti dal Gse, saranno significativi anche per i consumatori: sulla base degli attuali prezzi di mercato, considerando il meccanismo dei contratti a due vie del Fer X, si può stimare un beneficio di circa 450 milioni di euro annui attraverso i proventi destinati alla componente Asos degli oneri di sistema (mediante la quale si recuperano, in bolletta, anche le risorse per coprire gli incentivi delle rinnovabili).
Fonte: Il Sole 24 Ore