Ferrero vara il Rapporto di sostenibilità numero 16, tracciabilità e materiali al centro

Ferrero vara il Rapporto di sostenibilità numero 16, tracciabilità e materiali al centro

Per il Gruppo Ferrero, si tratta delle sedicesima edizione del Rapporto di Sostenibilità che rendiconta i progressi compiuti «nel perseguimento dei principali obiettivi di sostenibilità, coerentemente al proprio impegno di lunga data volto a generare un impatto positivo sull’intera catena del valore». Per il presidente esecutivo, Giovanni Ferrero, «la sostenibilità è profondamente radicata nella strategia a lungo termine di Ferrero. È un motore fondamentale della resilienza aziendale e guida le nostre decisioni, mentre cresciamo responsabilmente».

La cornice, sempre più complessa, è quella del cambiamento climatico e dell’approvvigionamento di materie prime come cioccolato e nocciole. «Di fronte alle sfide globali, in particolare al cambiamento climatico, il nostro impegno rimane chiaro: approvvigionarsi responsabilmente, innovare con coraggio e salvaguardare l’ambiente per le generazioni future. Questo progresso è reso possibile grazie all’adozione di azioni collettive, alla valorizzazione dell’innovazione, ricerca e sviluppo, continuando ad imparare dalle nostre esperienze, per ottenere un impatto misurabile e significativo» scrive Ferrero.

Tracciabilità degli ingredienti, attenzione al tema dei diritti, tappe nel percorso di decarbonizzazione: sono questi i principali driver evidenziati dal ceo Lapo Civiletti. L’ultimo Rapporto di Sostenibilità, in particolare, evidenzia i progressi raggiunti nella tracciabilità delle catene di approvvigionamento globali, con oltre il 90% degli ingredienti principali mappati sino all’origine. «Le partnership strategiche con Sourcemap e Starling stanno rafforzando ulteriormente la tracciabilità delle materie prime chiave, consentendo di raggiungere il 97% di tracciabilità sia per il cacao che per l’olio di palma e il 94% per le nocciole» rende noto il Gruppo.

Quanto al percorso per dimezzare le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2030, dal 2017/18 le emissioni di Scope 1 e 2 sono state ridotte del 21,7%. Per lo Scope 3, le emissioni FLAG (Foreste, Territorio e Agricoltura) e non FLAG sono state disaggregate per migliorare la misurazione e il monitoraggio delle emissioni di carbonio e aumentare l’affidabilità e l’accuratezza dei dati. In casa Ferrero inoltre il 90% dell’elettricità per la produzione e lo stoccaggio proviene da fonti rinnovabili mentre «con il 92,1% degli imballaggi ora progettati per essere riciclabili, Ferrero ha mantenuto il suo impegno nel garantire che oltre il 90% dei materiali di imballaggio che utilizza sia riutilizzabile, riciclabile o compostabile».

Fonte: Il Sole 24 Ore