Fiat 500 con la versione ibrida Mirafiori torna a produrre. L’abbiamo guidata: ecco come è fatta

Fiat 500 con la versione ibrida Mirafiori torna a produrre. L’abbiamo guidata: ecco come è fatta

Fiat, come promesso da tempo, ha riportato la produzione della 500 ibrida nello storico stabilimento di Mirafiori a Torino, dove tutto ebbe inizio nel 1957, proprio il 4 luglio. E per celebrare il 68esimo completano, fiat ha organizzato una preview del nuovo modello, nello stabilimento dove nasce.. L’avvio della produzione è previsto per novembre 2024, con un primo obiettivo di 5.000 unità da completare entro la fine dell’anno. I primi esemplari preserie sono già usciti dalla linea, confermando il rispetto del cronoprogramma previsto nel piano industriale presentato da Stellantis al Ministero delle Imprese e del Made in Italy lo scorso dicembre.

Il rientro della produzione a Torino rappresenta un passaggio strategico nel piano di rilancio di Mirafiori, con l’obiettivo di aumentare i volumi produttivi di 100.000 unità annue.

Nuova 500 ibrida: in arrivo 3 versioni

La nuova 500 ibrida sarà disponibile in tre configurazioni: la classica berlina, lunga poco più di 3,60 metri, pensata per la città, la 3+1 dotata di una terza porta posteriore lato passeggero con apertura controvento per agevolare l’accesso alla seconda fila, e la versione cabrio, cioè con tetto in tela ma con montanti, una rarità nelle sempre diffuse citycar, meno numero destinata a chi cerca una guida più orientata al tempo libero.

A spingere la nuova 500 ibrida ci penserà il motore 1.0 FireFly a tre cilindri con tecnologia mild-hybrid a 12 volt, accoppiato a un cambio manuale a sei rapporti. Niente cambio automatico, che molti concorrenti anche in questo segmento propongono e che nella guida in città risulterebbe sicuramente apprezzato. Per quanto riguarda il motore parliamo di un 999cc, 3 cilindri, aspirato, che eroga al massimo 70 Cv e raggiunge i 92 Nm di coppia massima a 3.500 giri/minuto. Lo stesso powertrain che la casa torinese adotta per la Panda Hybrid. Quindi di “nuovo” almeno sotto l’aspetto del puro motore non c’è nulla. Ma l’auto, destinata principalmente a fronteggiarsi col traffico cittadino, con questa configurazione, dovrebbe risultare molto parsimoniosa sotto l’aspetto dei consumi. il motore made in Termoli è lo stesso della Pandina hybrid costruita a Pomigliano.

Fonte: Il Sole 24 Ore