Firmato l’accordo 2022-2024 sulla medicina generale: in campo 300 milioni all’anno

Firmato l’accordo 2022-2024 sulla medicina generale: in campo 300 milioni all’anno

E’ stato firmato in Sisac l’Accordo collettivo nazionale 2022-2024 su medicina generale, continuità assistenziale e 118 che mette in campo 300 milioni l’anno. Sul piano economico, ciò si traduce in incremento complessivo dei compensi vicino al 6%. Circa il 70% dell’aumento è destinato alle quote fisse capitarie e orarie, mentre il restante 30% confluisce in un fondo per le attività delle Aggregazioni funzionali territoriali (AFT), erogato ai medici in base al raggiungimento degli obiettivi. Le risorse eventualmente non utilizzate del fondo saranno reinvestite in ulteriori progettualità, così da evitare dispersioni e massimizzare l’impatto sull’assistenza territoriale.

Sotto il profilo normativo, l’accordo introduce correzioni mirate in attesa di una revisione organizzativa più ampia nel prossimo rinnovo. Tra le priorità, maggiore flessibilità per i medici neo-genitori e specifiche forme di supporto per i medici in formazione titolari di incarichi temporanei, per favorire ingresso e permanenza nella rete delle cure primarie. Attenzione anche ad una maggiore collaborazione tra le diverse branche con un richiamo alla responsabilità della prescrizione diretta degli esami e delle visite di controllo che devono essere appropriati da parte di tutti i medici coinvolti nel percorso, inclusi gli specialisti.

Scotti (Fimmg): ora aprire le trattative per il 2025-2027

“La firma di oggi – commenta Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg – rilancia la stagione contrattuale che non può dichiararsi conclusa: l’auspicio è che l’impegno per la conclusione delle prossime trattative entro giugno 2026, come già preannunciato dal presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga e dal presidente del Comitato di Settore Marco Alparone durante il nostro Congresso di ottobre, possa essere rispettato”.

L’accordo arriva a meno di un mese dall’Atto di indirizzo grazie anche all’impegno del ministro della Salute, Orazio Schillaci, e del Mef con il ministro Giancarlo Giorgetti che rapidamente hanno concluso l’iter di approvazione degli atti di loro competenza. “Questo ACN – continua Scotti – segna un cambio di passo per la medicina generale: si recupera l’arretrato 2022-2024, compresi 150 milioni di contribuzione previdenziale riferiti al 2024 e 2025, e si apre subito il cantiere 2025-2027, così da riallineare i rinnovi al periodo di riferimento”.

Fonte: Il Sole 24 Ore