
Fisco, Leo: «No a un nuovo effetto superbonus sui conti. Ora l’Ires premiale va messa a regime»
Nata lo scorso dicembre alla vigilia di Natale giocando d’anticipo sull’attuazione della riforma fiscale, l’Ires premiale diventa, dopo quasi otto mesi, operativa. Per il viceministro Maurizio Leo, che ieri ha firmato il decreto attuativo della legge di Bilancio, si tratta però di un tempo «che possiamo definire fisiologico» e dettato soprattutto «dal lavoro di analisi portato avanti dai tecnici del dipartimento delle Finanze e della Ragioneria generale dello Stato nel verificare la compatibilità dell’agevolazione Ires con le altre forme di incentivi riconosciute alle imprese e soprattutto con le risorse disponibili».
Dagli addetti ai lavoro sono arrivate anche di recente molte critiche sui tempi dell’attuazione. Come risponde?
È stato un lavoro accurato, cercando di disciplinare anche situazioni non semplici. Mi riferisco soprattutto ai casi delle operazioni straordinarie (fusioni, scissioni o incorporazioni) o ancora alle imprese che hanno optato per il regime del consolidato. L’obiettivo perseguito è stato quello di non lasciare fuori nessuno da beneficio che ne avesse i requisiti. Insomma siamo andati incontro alle esigenze delle imprese.
In che modo?
Il decreto attuativo è frutto di un lungo e costante confronto con il mondo produttivo e gestisce tutte le complesse casistiche utili per il calcolo e la concessione dell’agevolazione venendo incontro alle esigenze delle imprese. Sono concessi tempi più ampi per l’interconnessione dei beni strumentali e viene concessa la possibilità di utilizzare le perdite pregresse o di poter distribuire ai soci dividendi relativi a periodi precedenti.
Fonte: Il Sole 24 Ore