Fisco, stop ai blitz in azienda non motivati di agenzia delle Entrate e Gdf

Fisco, stop ai blitz in azienda non motivati di agenzia delle Entrate e Gdf

Una piccola rivoluzione indotta. È quella in arrivo con un emendamento del relatore (Vito De Palma d Forza Italia) al decreto fiscale in discussione in commissione Finanze alla Camera. Dopo la sentenza delle Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per le scarse garanzie in caso di controlli fiscali con accessi e verifiche nei locali delle aziende o negli studi professionali, arriva un radicale cambio di rotta ance se solo per il futuro.

L’emendamento

Il correttivo, che sarà approvato nelle prossime ore, interviene direttamente sulla legge a tutela dei diritti del contribuente. Nello Statuto viene di fatto inserito l’obbligo per gli 007 del Fisco e per i verificatori delle Fiamme Gialle di indicare e motivare negli atti di autorizzazione e nei verbali redatti per le verifiche «espressamente e adeguatamente» le circostanze e le condizioni che giustificano l’accesso nelle sedi dell’impresa o degli studi professionali. In assenza delle motivazioni che hanno portato al blitz dei verificatori tutto lascia presumere che la verifica o l’accesso sia viziato e quindi impugnabile davanti al giudice tributario.

La Corte europea dei diritti dell’uomo

Con la sentenza del 6 febbraio 2025 la Cedu aveva condannato l’Italia perché le norme attuali non garantiscono un livello adeguato di difese nel momento in cui avviene un accesso o un’ispezione in sede da parte delle autorità fiscali. La violazione del diritto alla vita privata e al domicilio sottolineata dalla Corte si presta secondo i giudici anche a possibili abusi. La sentenza, avendo validità per tutte le ispezioni fiscali eseguiti dalla Guardia di Finanza e dall’agenzia delle Entrate obbliga l’Italia a rivedere la sua normativa e le regole su accessi e verifiche.

Copertura solo per il futuro

Il cambio di regole però varrà soltanto per le verifiche e le ispezioni future successive alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge fiscale. Inoltre la norma fa salvi gli atti e i provvedimenti già adottati, facendo salvi anche gli effetti prodotti e i rapporti sorti sulla base delle disposizioni vigenti prima dell’entrata in vigore dell’emendamento.

Fonte: Il Sole 24 Ore