Flessibilità: la nuova chiave per un sistema più resiliente e sostenibile con E.ON

Flessibilità: la nuova chiave per un sistema più resiliente e sostenibile con E.ON

C’è un tema che ricorre sempre più spesso quando si parla di energia: flessibilità. Sebbene questo termine possa risultare astratto oppure rimandare a un concetto scontato, è destinato a cambiare radicalmente il nostro modo di produrre, consumare e pensare l’energia. Si tratta di flessibilità di sistemi, flessibilità di consumi, flessibilità di bisogni.

La flessibilità, in ambito energetico, non è una singola tecnologia, ma un insieme di capacità che rendono il sistema più reattivo, più stabile, più intelligente. È la possibilità di adattarsi in tempo reale a ciò che accade, sia sul fronte della produzione sia su quello dei consumi. Un sistema flessibile è quello che riesce a mantenere l’equilibrio perfetto tra domanda e offerta anche quando tutto muta all’improvviso: quando il sole sorge e i pannelli iniziano a produrre a pieno ritmo, o quando il vento cala e le pale eoliche si fermano. È un sistema che si muove, che risponde, che reagisce.

In questo momento storico in cui la transizione energetica non è più una scelta, ma una necessità, E.ON assume un ruolo di partner affidabile, aiutando ogni giorno famiglie e imprese nel passaggio a questi nuovi paradigmi. Oggi, con l’ingresso massiccio delle fonti rinnovabili – più pulite, ma anche più imprevedibili – il vecchio modello non basta più. Servono reti capaci di adattarsi in tempo reale, impianti distribuiti su tutto il territorio, sistemi di accumulo per trattenere l’energia in eccesso e restituirla quando necessario. E, soprattutto, servono consumatori consapevoli, pronti a diventare protagonisti attivi di questa trasformazione.

La flessibilità, del resto, porta vantaggi per tutti. Per il sistema, significa maggiore stabilità, meno rischi, meno blackout. Ma per il cliente finale è qualcosa di ancora più tangibile: significa risparmio, grazie alla possibilità di programmare i consumi nelle fasce orarie più convenienti; significa efficienza, con tecnologie che gestiscono automaticamente l’uso di pompe di calore, batterie domestiche o auto elettriche; significa guadagno, perché sempre più persone potranno immettere energia in rete o mettere a disposizione le proprie risorse, partecipando attivamente al mercato dell’energia.

Una rete più flessibile permette di integrare meglio le energie rinnovabili, di utilizzare in modo più efficiente l’energia prodotta da impianti fotovoltaici domestici, di evitare sprechi, di contribuire – nel proprio piccolo – a un sistema energetico più pulito e più equo. In alcuni Paesi europei questo meccanismo è già ben avviato. In Italia il processo di trasformazione è in corso: le basi tecniche ci sono, il potenziale è enorme. E.ON è in prima linea nel promuovere questa transizione. Occorre continuare a investire, semplificare le regole, fare in modo che anche i piccoli attori possano diventare parte attiva in tale processo.

Il Gruppo E.ON è già impegnato nella gestione intelligente dei consumi, in particolare con soluzioni di Demand Side Response, che permettono agli utenti di modulare l’utilizzo dell’energia secondo criteri di convenienza e sostenibilità. Perché il futuro dell’energia non sarà fatto solo di grandi impianti, ma di milioni di piccoli gesti distribuiti e connessi.

Ci sono ancora ostacoli da superare, come la mancanza di standard comuni tra i diversi dispositivi o una regolamentazione che non è ancora pienamente definita, ma anche il più piccolo passo in questa direzione porta a un sistema più sicuro, più conveniente e più rispettoso dell’ambiente.

La flessibilità non è dunque solo una questione tecnica. È ciò che permette ai sistemi energetici di funzionare senza intoppi. È ciò che protegge la rete, la rende resiliente. È la possibilità per ogni individuo di fare la propria parte, con strumenti alla portata e benefici concreti.

È un’energia che evolve con noi. Ed E.ON si propone come promotrice di questo cambiamento.
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Fonte: Il Sole 24 Ore