Flotilla pronta a partire da Creta per Gaza. Media: 10 palestinesi morti negli attacchi aerei

Flotilla pronta a partire da Creta per Gaza. Media: 10 palestinesi morti negli attacchi aerei

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L’Aeronautica militare israeliana ha colpito “oltre 140 obiettivi” nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Il ministro Tajani: pericolo forzare il blocco navale a Gaza. Il cardinale Zuppi: ancora possibile canale sicuro per gli aiuti

Una delle principali imbarcazioni della Global Sumud Flotilla (GSF), a causa di un problema meccanico, non potrà proseguire nella traversata verso Gaza. «Mentre siamo pronti a partire da Creta per la parte finale della traversata verso Gaza, la flottiglia ha dovuto affrontare un importante rovescio quando la Family, una delle principali navi, ha avuto un guasto meccanico», si legge nel “mission update” della flottiglia.

Ciononostante, continua un comunicato degli attivisti, i partecipanti a bordo della Family «restano determinati e impegnati nella missione e ognuno di loro è stato ricollocato, portando con sé le proprie competenze di navigazione, di comunicazione e di coordinamento diplomatico sulle nuove imbarcazioni – grandi e piccole – che li condurranno verso le coste di Gaza. Il centro operativo della flottiglia rimane intatto».

La flottiglia intende proseguire il suo viaggio. «Lo spirito di Sumud che ci guida – dice ancora il comunicato – non può essere spezzato da guasti meccanici, condizioni avverse o tentativi di scoraggiare la nostra missione pacifica. Continuiamo a navigare, uniti nello scopo e incrollabili nel nostro impegno verso il popolo palestinese».

Da Cipro «il patriarca Pizzaballa ha la possibilità di attivare un’organizzazione che distribuisca tutto» il materiale trasportato dalla Flotilla «alla popolazione. E nessuno meglio di lui conosce la complessità di quel territorio. Altre soluzioni non paiono praticabili. Non Israele, ovviamente. E non il Libano, dove attraccare è possibile ma poi non c’è modo di trasportare tutto a Gaza». Così in un colloquio su Repubblica il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana (CEI).

«A Gaza – sostiene – non si attracca. Dico proprio tecnicamente. Sarebbe complicato in condizioni diciamo normali, figuriamoci adesso dovendo anche portare viveri e beni di prima necessità. Si rischierebbe il caos. Ecco io mi sto adoperando per la logistica, per fare in modo che quegli aiuti arrivino. Perché ce n’è un gran bisogno».

«Si può arrivare di fronte a Gaza, nel rispetto dei limiti delle acque internazionali naturalmente, come gesto simbolico. Poi però resta necessario arrivare a portare gli aiuti, perché quello vuole fare la Flotilla, no? E allora dopo si devono andare a scaricare i viveri a Cipro per farli arrivare alla popolazione», conclude il card. Zuppi.

L’Aeronautica militare israeliana ha colpito “oltre 140 obiettivi” nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo rendono noto le forze di sicurezza israeliane (Idf), come riportano i media israeliani, mentre proseguono le operazioni militari contro i “gruppi terroristici” nell’enclave palestinese scattate a seguito dell’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Atteso nelle prossime ore l’intervento del premier israeliano Benjamin Netanyahu all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Fonte: Il Sole 24 Ore