
focus su energia e industria verde
BRUXELLES – La Commissione europea ha presentato oggi, mercoledì 25 giugno, misure con cui facilitare l’esborso di aiuti di Stato nel tentativo di decarbonizzare l’industria, promuovere energia pulita e sviluppare tecnologia verde. Atteso da tempo, il nuovo quadro regolamentare varrà da qui al 2030. Tra le altre cose permetterà ai paesi membri di sussidiare le bollette elettriche per le imprese più energivore e aiutare la produzione di nuovi reattori nucleari.
«Se l’Europa vuole essere leader nelle tecnologie pulite, dobbiamo agire con coraggio e chiarezza – ha detto la vicepresidente della Commissione europea Teresa Ribera –. Il nuovo quadro semplifica e accelera il sostegno alla decarbonizzazione, ma va oltre: riconosce lo Stato come investitore strategico nel nostro futuro. È uno strumento per guidare l’ambizione climatica, rafforzare la resilienza dell’Europa e garantire che la nostra industria rimanga competitiva a livello globale».
In pillole, il nuovo quadro regolamentare permetterà aiuti di Stato in cinque settori: lo sviluppo di fonti rinnovabili; l’alleggerimento temporaneo delle bollette elettriche per le imprese energivore; la decarbonizzazione di impianti produttivi già esistenti; la creazione di capacità produttiva nel campo della tecnologia pulita; la riduzione del rischio degli investimenti nell’energia pulita, nella decarbonizzazione, nelle tecnologie pulite, così come nei progetti di infrastrutture energetiche e di economia circolare.
Gli aiuti di Stato potranno essere usati anche in campo delicati, quali il nucleare e il gas (in particolare biogas). Si legge nella comunicazione della Commissione europea: sostegni sono possibili «solo se lo Stato membro dimostra che non esiste un’alternativa tecnologicamente matura al gas naturale, che le alternative al gas naturale non sono ancora praticabili a causa dell’insufficiente disponibilità o infrastruttura, o che la decarbonizzazione avverrà per fasi».
Sul fronte del nucleare, l’esecutivo comunitario assicura di riconoscere «pienamente» il diritto dei paesi membri a determinare il proprio mix energetico. Di conseguenza, «la Commissione effettuerà una valutazione tempestiva dei casi di aiuti di Stato per la produzione di energia nucleare, compresi i reattori modulari di piccole dimensioni e avanzati, al fine di garantire la certezza del diritto per tali aiuti (…) nel pieno rispetto della neutralità tecnologica».
Fonte: Il Sole 24 Ore