
focus sulle scuole d’infanzia parrocchiali
La diocesi di Milano, al termine dell’anno pastorale, ha presentato la nuova edizione del proprio Bilancio di missione. La pubblicazione, giunta alla terza edizione, ha lo scopo di rendicontare in modo trasparente le attività svolte, le ricadute in ambito pastorale e sociale e le principali implicazioni economiche delle attività svolte dalla Chiesa ambrosiana, nelle sue varie articolazioni.
Dopo una prima edizione in cui l’attenzione era concentrata sulla Curia diocesana e sugli enti più direttamente collegati ad essa e una seconda in cui il perimetro descritto dal documento è stato allargato alle oltre 1.100 parrocchie della diocesi, nella nuova edizione è stato aggiunto un focus su uno specifico ambito di impegno pastorale della Chiesa ambrosiana, quello delle oltre 200 scuole di infanzia gestite dalle parrocchie.
«Con questa terza edizione, il Bilancio di missione assume la sua struttura definitiva, con uno sguardo di analisi che parte dalla Curia e dagli enti centrali, si allarga alle parrocchie e poi, di anno in anno, approfondisce un aspetto della missione della nostra Chiesa, quest’anno le scuole d’infanzia parrocchiali», ha commentato il vicario episcopale per gli Affari economici, mons. Bruno Marinoni.
Venendo ai contenuti del bilancio, aumentano leggermente, rispetto all’anno precedente, gli abitanti della Diocesi, che passano da 5.539.708 a 5.566.667, mentre resta invariato il numero delle parrocchie (1.106): ogni parrocchia della Diocesi ha in media 5.037 abitanti. I preti diocesani sono 1.597, con una riduzione di 30 unità rispetto all’anno precedente e un invecchiamento complessivo che è in atto da tempo: i sacerdoti tra i 26 e i 35 anni sono 93, quelli con oltre 75 anni sono 482.
Le risorse impiegate dalla diocesi
Le risorse impiegate dalla diocesi ambrosiana sono state pari a 66.532.848 euro, destinate per il 42,7% al sostegno di attività e progetti sul territorio tramite la gestione diretta di opere e l’erogazione di contributi per finalità specifiche, per il 39,9% ad attività amministrative e servizi, e per il 16,9% ad attività di indirizzo pastorale, coordinamento e formazione.
Fonte: Il Sole 24 Ore