Fondi Esg: Sostenibilità passata di moda? I risultati dicono altro

Era gennaio 2018 quando Larry Fink, numero uno del gigante del risparmio statunitense BlackRock, inviava ai manager di tutto il mondo la lettera dal titolo “The sense of purpose”. In quel documento c’era l’impegno da parte di Fink a perseguire la crescita sostenibile e a lungo termine. Nel 2024, l’Esg sembra invece passato di moda, complici i rendimenti sfavillanti dei titoli della Difesa e dell’energy; e senza dimenticare la campagna anti sostenibilità negli Stati Uniti da parte dei Repubblicani, soprattutto in Texas e New Hampshire. Si fa marcia indietro dunque? A guardare i rendimenti non si direbbe.

Trader o fondo pensione?

Andiamo innanzitutto a Wall Street per confrontare l’indice S&P 500 Esg con quello tradizionale, e ben più famoso, S&P500: sul periodo che va da marzo 2020 a oggi (nello specifico il 25 marzo), l’indice green di Wall Street guadagna l’85,3% contro il +76,6% del “cugino”. L’indice S&P 500 perde anche sui tre anni (33,5% contro 38,9%). Soltanto nel breve, da inizio anno, c’è la vittoria dell’indice tradizionale (9,4% contro 9,1%).

Centinaia di studi accademici mostrano inoltre che le performance sostenibili battono nell’81% dei casi quelle finanziarie tradizionali. A riprova che gli investimenti sostenibili dovrebbero essere l’asse portante delle strategie di investitori istituzionali come i fondi pensione. Allora perché si sta radicando sempre di più la narrazione del green passato di moda? Gli stessi rendimenti del risparmio gestito infatti sembrano dimostrare il contrario, nonostante il voltafaccia di molti big del settore verso i prodotti finanziari sostenibili.

Morningstar e i fondi Esg

Senza scomodare studi accademici e professori, per monitorare i rendimenti dei fondi sostenibili e meno sostenibili, abbiamo analizzato le categorie di Morningstar. Il data provider americano ha un suo sistema di classificazione dell’Esg: i fondi al top della sostenibilità hanno cinque sfere o il giudizio high (al posto delle più note stelle). Mentre quelli meno sostenibili hanno appena una sfera e il giudizio low. Ci sono poi quelli senza alcun giudizio Esg. Ebbene, nella tabella sopra, ci sono i migliori fondi a cinque sfere e a una sfera su vari orizzonti temporali. La categoria è quella di Morningstar azionario Usa large cap blend: quindi il sottostante è composto da aziende americane a larga capitalizzazione.

Sui cinque anni, il periodo più lungo considerato, i fondi più sostenibili battono nettamente quelli con un giudizio Esg più basso. In particolare il miglior fondo Esg targato Dpam guadagna il 118% contro il 94% del fondo di AB (Alliance Bernstein); stesse distanze fra gli altri fondi mentre sui periodi di tre e un anno le differenze sono sfumate.

Fonte: Il Sole 24 Ore