Fonti Chigi: riforme non conflittuali, premierato dà stabilità

«Poiché l’instabilità dei governi indebolisce una Nazione nelle relazioni internazionali e in economia, l’intento è sottolineare che le riforme istituzionali, premierato incluso, non sono conflittuali rispetto ai poteri istituzionali, ai principi fondanti e agli obiettivi della nostra Costituzione». Così fonti di Palazzo Chigi alla vigilia dell’incontro sul premierato, in programma domani alla Camera (chiude Giorgia Meloni), nel giorno in cui la riforma approda in Aula al Senato. «Non sarà un convegno specialistico tra addetti ai lavori bensì un momento di confronto con i cittadini», aggiungono le stesse fonti.

Il convegno al Senato

«La Costituzione di tutti. Dialogo sul premierato» è il titolo dell’incontro che si svolge alla Camera dei deputati (Sala della Regina) mercoledì 8 maggio 2024 alle ore 17, promosso dalle Fondazioni Alcide De Gasperi e Bettino Craxi. Il tema verrà discusso dinanzi ad una platea composta da imprenditori, professionisti, accademici, scienziati, artisti e sportivi: uno spaccato rappresentativo delle classi dirigenti. I lavori verranno aperti dai saluti del presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, e del ministro per le Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati, cui seguiranno i discorsi introduttivi dei presidenti dei due Istituti, Angelino Alfano e Margherita Boniver.

Il panel e la chiusura di Meloni

Il panel, moderato da Maria Latella, prevede gli interventi di quattro studiosi di diversa formazione e sensibilità: Giovanni Orsina, ordinario di Storia contemporanea alla LUISS Guido Carli, Francesco Clementi, ordinario di Diritto Pubblico comparato presso l’Università “La Sapienza”, Anna Maria Poggi, ordinario di Diritto Pubblico comparato all’Università degli Studi di Torino e Luciano Violante, presidente Onorario della Fondazione Italia Decide. Il pomeriggio si concluderà con l’intervento del presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni.

Testo approdato in Aula al Senato

Sarà un dialogo sul premierato nel giorno in cui il testo sull’introduzione dell’elezione diretta del premier uscito dalla Commissione approda in Aula al Senato. E sarà un dialogo basato sul presupposto che la Costituzione, ciò che sancisce e il modo in cui articola il funzionamento delle Istituzioni repubblicane, non riguarda solo gli addetti ai lavori, poiché «in una effettiva democrazia è necessario che al mandato degli elettori corrisponda una legislatura stabile, dove il programma che ha ottenuto la fiducia degli elettori trovi piena attuazione».

Fonte: Il Sole 24 Ore