
Ford rilancia sull’elettrico: 5 miliardi per un nuovo «momento Model T»
La sfida, in realtà, è titanica. La divisione Model E di Ford ha registrato perdite per 5,08 miliardi nel 2024, con ricavi in calo del 35% a 3,9 miliardi. Dal 2023 al 2024, le operazioni elettriche e software hanno bruciato quasi 10 miliardi complessivi. Le vendite dei tre modelli elettrici attuali – Mustang Mach-E, E-Transit e F-150 Lightning – sono calate del 12% nel primo semestre, mentre gli ibridi – e non succede soltanto in America – volano (+27%).
Il vero banco di prova resta la competizione cinese. Costruttori come BYD hanno ottimizzato supply chain e produzione per vendere elettriche tra 10mila e 25mila dollari, contro una media statunitense di 47mila dollari. Ford utilizzerà batterie al litio-ferro-fosfato prodotte in Michigan con tecnologia del colosso cinese CATL per abbattere i costi.
«Non siamo in una gara per costruire più auto elettriche – ha spiegato Farley – ma siamo in una gara per avere un business elettrico sostenibile e redditizio che piaccia ai clienti». Il team “skunkworks” californiano, guidato dall’ex Tesla Alan Clarke e composto da talenti provenienti da Tesla e Rivian, lavora in segreto sui nuovi modelli accessibili.
La partita si gioca sul prezzo. Startup come Slate (sostenuta da Jeff Bezos) mirano a pickup elettrici da 25mila dollari, Tesla ha promesso un modello più economico che si deve ancora vedere, mentre Rivian e Lucid preparano versioni low-cost (e comunque, sopra i 40mila dollari). Ford ha già ridimensionato alcuni obiettivi, cancellando il suv a tre file e rinviando al 2028 i nuovi F-150 Lightning ed E-Transit.
L’approccio Ford contrasta con quello di General Motors, che elettrifica l’intera gamma, dal mastodonte Hummer al compatto Equinox. Mentre GM ha investito tempo in una piattaforma elettrica dedicata, Ford ha convertito modelli esistenti per arrivare prima sul mercato, pagando però lo scotto della volatilità della domanda.
Fonte: Il Sole 24 Ore