Formula 1, seconda doppietta di Red Bull e podio di Leclerc. Ma è il debuttante Bearman il vincitore morale

 Per una volta non fa notizia la ‘solita’ vittoria di Verstappen, con solito seguito di Perez. Non importa che sia la nona consecutiva.

La vera notizia è la settima posizione all’esordio di un giovane in Formula 1, al volante di una Ferrari, essendo stato avvisato a meno di 36 ore dalla gara.  Però è pur vero che Verstappen ha vinto a Jeddah la sua seconda gara di fila del 2024 dopo un dominio senza appello, già visto anche sette giorni fa in Bahrain.

Il massimo dei punti va sempre a lui. Questa settimana è andato molto bene anche a Perez che, tutto sommato, non paga un distacco enorme dal compagno di squadra come in altre gare, incluso sabato scorso, anche se non si può dire che gli stesse esattamente attaccato agli scarichi. Al contrario di buona parte del 2023, in questo inizio di stagione ha fatto esattamente quello si aspetta la scuderia. Fin qui niente di nuovo o di sorprendente. 

Perciò, visto il vantaggio ancora imbattibile della Red Bull, il terzo posto di Leclerc è indubbiamente una grande gioia, nonostante lui stesso ha definito la gara “noiosa, perché i primi due si sono subiti distaccati”. Senza storia. Come mille altre volte. Ma Leclerc ha fatto anche oggi del suo meglio, senza riserve: qualificato in prima fila, cosa che il monegasco sa fare molto bene e regolarmente, sul passo gara non è andato niente male e tutto sommato non ha avuto altri avversari degni. Per la Ferrari di oggi, difficile chiedere di più.  E la squadra difficilmente poteva aspettarsi di meglio, eppure è a Jeddah è accaduto un mezzo miracolo. In un fine settimana dove l’altro pilota titolare, Carlos Sainz jr, ha dovuto subire un intervento di appendicectomia, avere una macchina a podio è già tutt’altro che una consolazione. Ma avere un sostituto dell’ultimo secondo, un debuttante totale, come non accadeva da decenni, che fosse capace di arrivare a punti, questo è proprio sorprendente e, finalmente, capace di rompere una ‘calma piatta’ che aveva già tanto preoccupato i tifosi in Bahrain.

A 18 anni il debuttante piu giovane in Ferrari, subito a punti

Domani i giornali inglesi non parleranno d’altro. Solo il secondo nella storia a debuttare in rosso, 52 anni dopo Merzario. Rookie più giovane debuttare con la scuderia di Maranello a 18 anni e 305 giorni. Vero che il ‘ragazzino’ aveva appena conquistato la pole in Formula 2, sempre a Jeddah, e sa il fatto suo. Vero che Oliver Bearman fa parte della Ferrari Driver Academy, una ‘vecchia’ rossa del 2021 l’aveva già presa in mano a Fiorano, e aveva girato su una Formula 1 più recente, su Haas, in un paio di prove libere del Gp del Messico e degli Emirati Arabi Uniti, oltre che nei test di fine stagione. Ma per trovare debutti altrettanto brillanti bisognerebbe andare a scomodare quasi quello di Lewis Hamilton, che era arrivato addirittura terzo alla sua prima competizione della massima serie, in Australia, nel 2007. Erano altri tempi: poi lui era un titolare molto atteso, preparato a lungo, con tantissimi test alle spalle. E comunque si è trattato di una prestazione offuscata dalla squalifica e conseguente cancellazione totale dei punti raccolti in tutto l’anno nel mondiale costruttori per la spy story che aveva coinvolto Nigel Stepney.

Fonte: Il Sole 24 Ore