Fra gli ostacoli salari inadeguati e reti informali per trovare lavoro

Fra gli ostacoli salari inadeguati e reti informali per trovare lavoro

Punta sull’occupazione al Sud il principale incentivo per le assunzioni previsto dal disegno di legge di Bilancio 2026, all’esame del Senato (AS 1689). Si tratta di uno sconto parziale dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro che assumeranno a tempo indeterminato o stabilizzeranno lavoratori (dirigenti esclusi) nelle regioni della Zes unica del Mezzogiorno, cioè in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. Sul piatto ci sono 825 milioni di euro per il triennio 2026-2028. I dettagli dell’agevolazione dovranno essere stabiliti da un decreto attuativo che terrà conto degli effetti sull’occupazione degli incentivi previsti dal decreto Coesione (Dl 60/2024), per assumere giovani, donne e disoccupati di lunga durata nella Zes unica. Questi ultimi incentivi chiudono i battenti il 31 dicembre 2025, ossia valgono solo per le assunzioni che saranno effettuate entro la fine di quest’anno.

Dal 1° gennaio 2026, salvo modifiche del Ddl di Bilancio durante l’iter parlamentare, resta dunque in campo il nuovo incentivo, che però non ha un focus specifico sui giovani, e il vecchio sconto del 50% dei contributi in vigore dal 2017 per assumere under 30 che non siano mai stati titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Quest’ultimo aiuto opera per 36 mesi dall’assunzione e ha un tetto di 3mila euro annui.

La spinta degli incentivi

Nel primo semestre 2025 le assunzioni di giovani incentivate da agevolazioni contributive sono state 72.280, in crescita del 58% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il bilancio di fine anno potrebbe essere ancora più positivo, se si considera il fatto che lo sgravio contributivo totale fino a 500 euro al mese per assumere under 35 previsto dal Dl Coesione è stato attuato solo a maggio 2025, quindi a distanza di un anno dalla norma che lo ha previsto. Le domande potrebbero quindi essere più numerose nel secondo semestre dell’anno.

Gli incentivi ad assumere sono sicuramente rilevanti per sostenere il lavoro giovanile, considerando il fatto che il tasso di disoccupazione nella fascia di età fra 15 e 34 anni resta al 12,3%, quindi doppio rispetto alla media nazionale. E nella stessa fascia di età arriva al 22,6% al Sud (dati Istat riferiti al secondo trimestre 2025).

Fonte: Il Sole 24 Ore