
Furti d’auto, per combatterli Forza Italia punta su un’aggravante specifica
I furti d’auto sono “un fenomeno in aumento negli ultimi tempi, soprattutto nel 2024”, quando “si è registrato un +3% di furti di autoveicoli ad uso privato e un +6% di veicoli ad uso commerciale: in totale, circa 136mila veicoli che sono stati sottratti ai legittimi proprietari”. Questa situazione, spiega il senatore Dario Damiani (Forza Italia), primo firmatario di una proposta di legge per aggiornare le norme di contrasto, “crea allarme sociale” perché è diventato un “fenomeno spregiudicato”, che risulta concentrato in alcune regioni in particolare: Lazio, Campania, Puglia ma anche la Lombardia. Da considerare anche i problemi economici che derivano dai furti d’auto: “In queste regioni i danni che subiscono le società anche di assicurazione sono notevoli”, le polizze di assicurazione degli autoveicoli aumentano costantemente “e quindi abbiamo una disparità anche economico sociale nel nostro Paese perché in queste determinate zone le polizze auto, incendio e furto, costano molto di più che in altre zone d’Italia”.
Per cambiare le cose la proposta di legge di Forza Italia (AS 1506, “Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di furto d’auto) ora all’attenzione della commissione Giustizia di Palazzo Madama punta innanzitutto sull’introduzione di una nuova circostanza aggravante per il delitto di furto, all’interno dell’articolo 625 del Codice penale: quella di avere commesso il fatto su autoveicoli o motocicli o comunque su mezzi privati di trasporto. Per aumentare gli strumenti investigativi a disposizione delle Forze dell’ordine per combattere il fenomeno previsto anche l’arresto obbligatorio in flagranza di reato e la confisca obbligatoria, anche per equivalente, del prodotto, o del prezzo oppure del profitto del reato di furti d’auto. Inasprite poi le sanzioni relative alla ricettazione di autoveicoli o motocicli derivanti dal reato di furto aggravato dalla nuova circostanza.
Fonte: Il Sole 24 Ore