Gastech, «gas necessario per coprire domanda crescente di energia»

Gastech, «gas necessario per coprire domanda crescente di energia»

Gastech torna a Milano. La fiera itinerante dedicata a gas naturale, Gnl, idrogeno, tecnologie per il clima e intelligenza artificiale nel settore energetico riunisce a Rho Fiera dal 9 al 12 settembre oltre 50mila partecipanti da 150 Paesi, mille espositori, oltre mille relatori, 25 ministri – tra cui gli statunitensi Doug Burgum (Interni) e Chris Wright (Energia) – e i ceo delle principali società del settore – dalle nostre Eni e Snam, a Shell, Vitol, TotalEnergy tra le altre. «Milano è una delle capitali globali, un polo industriale importante, con ottime connessioni», osserva Christopher Hudson, presidente di Dmg Events che organizza la manifestazione: «Per questo è così attrattiva per il nostro pubblico internazionale. Vengono produttori dall’Africa, dal Medio Oriente, dagli Usa, buyer dall’Europa, dall’Asia. Abbiamo 65 delegazioni governative, qui per chiudere accordi di fornitura a lungo o breve termine. Si incontrano in una meravigliosa sede, con eccellenti infrastrutture e ricadute positive per la città».

Hudson traccia il ruolo del gas nello scenario attuale: «Uno dei temi di cui discutiamo a Gastech, e che ogni Paese si chiede, è: come assicurarsi accesso stabile alle forniture energetiche, in modo sostenibile da una prospettiva di investimento e di emissioni di CO2? N0i crediamo che il gas, e il Gnl, siano il fondamento del nostro sistema energetico ora e in prospettiva. Sono in predicato di crescere in modo sostanziale nei prossimi anni. Nel mondo la domanda elettrica è destinata a salire, in parte a causa del fabbisogno dell’intelligenza artificiale e dei data center, ma soprattutto per l’aumento della popolazione, stimata in 9,8 miliardi nel 2050, e della sua domanda. Pensiamo ai bisogni della nuova classe media, senza dimenticare che meno di un miliardo di persone è ancora senza accesso all’elettricità e due miliardi non hanno combustibile pulito per cucinare. Gas e Gnl possono colmare un grande divario tra produzione e richiesta sempre maggiore, in uno sviluppo complementare alle fonti rinnovabili, assicurando flessibilità al sistema, quando mancano vento e sole. Gas e Gnl potranno inoltre essere più convenienti, anche per la grande quantità che gli Usa stanno riversando sul mercato, in un ottica, per ciascun Paese, di diversificazione. La domanda non si esaurirà, c’è un mercato forte e ci aspettiamo sempre più gas e Gnl: sono la fonte con meno emissioni, flessibile, abbordabile. E il Gnl è in grado di servire territori con meno infrastrutture, che è cruciale per fornire accesso all’energia a chi non ce l’ha. Per rispondere alla domanda crescente di elettricità si sta parlando molto di nucleare, ma ci vorrà tempo. Per una fornitura immediata, il gas gioca il suo ruolo».

C’è anche lo sviluppo dell’idrogeno tra i temi della manifestazione. Secondo Hudson questa tecnologia potrà essere competitiva: «In prospettiva potrà essere un pilastro del mix energetico. È una questione di acquirenti e di infrastrutture, che l’Europa ha già in parte. Più idrogeno arriverà sul mercato e più il prezzo scenderà, come è successo per il gas». L’altra osservata speciale è l’IA: «È una rivoluzione già in corso. Accanto a maggiori consumi elettrici sta portando anche, nel settore energetico, ottimizzazioni, taglio delle emissioni, maggiore produzione», conclude Hudson. 

Fonte: Il Sole 24 Ore