Gaza, Idf si ritira. Oggi entrano gli aiuti umanitari. Libano, colpite infrastrutture Hezbollah

Gaza, Idf si ritira. Oggi entrano gli aiuti umanitari. Libano, colpite infrastrutture Hezbollah

Live

È tregua a Gaza dopo 736 giorni di guerra e in migliaia stanno rientrando nella maggiore città della Striscia. Completato il ritiro dell’Idf dopo il cessate il fuoco scattato con la ratifica da parte del governo israeliano dell’accordo. Gli ostaggi saranno rilasciati lunedì, conferma Trump: si tratta di 20 ostaggi vivi in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi, tra cui però non figura Barghouti, ma Hamas «insiste per il suo rilascio». Da oggi inizierà l’ingresso di aiuti umanitari e altre forniture essenziali nella Striscia, mentre il valico di Rafah sarà aperto ai civili a metà della prossima settimana. Trump è atteso lunedì mattina in Israele, poi in Egitto per la firma ufficiale. Netanyahu avvisa: «Sesenza disarmo di Hamas sarà guerra». Intanto l’Idf colpisce infrastrutture di Hezbollah nel sud del Libano

«L’Idf ha colpito e smantellato le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella zona del Libano meridionale, dove erano presenti macchinari utilizzati per ricostruire le infrastrutture terroristiche nell’area in cui si trovavano». È quanto rendono noto su Telegram le forze armate israeliane. «L’organizzazione terroristica Hezbollah continua i suoi sforzi per ricostruire le infrastrutture terroristiche in tutto il Libano, sfruttando cinicamente la popolazione libanese come scudi umani», aggiunge l’Idf. «La presenza dei macchinari e l’attività di Hezbollah nella zona costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano. L’Idf continuerà ad operare per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele».

Donald Trump conferma che gli ostaggi a Gaza saranno rilasciati lunedì nell’ambito dell’accordo di pace raggiunto. La cerimonia ufficiale per l’intesa sarà a Il Cairo e ci saranno Trump e «molti leader da tutto il mondo», ha detto il presidente Usa dicendosi fiducioso sulla tenuta del cessate il fuoco e sulla ricostruzione di Gaza.

La Protezione civile di Gaza ha riferito che circa 200mila persone sono di ritorno nel nord del territorio palestinese dall’entrata in vigore del cessate il fuoco. Lo ha dichiarato Mahmoud Bassal, portavoce dell’organizzazione, che fornisce primo soccorso e opera sotto l’autorità del movimento islamista Hamas. Le immagini mostrano una fila ininterrotta di persone dirette verso il nord del territorio, dove l’esercito israeliano ha avvertito che diverse zone rimangono «estremamente pericolose» per la popolazione civile.

Fonte: Il Sole 24 Ore