Giornalista Cnn aggredito in Cisgiordania. Onu: operazioni umanitarie a Gaza sull’orlo del collasso
Jeremy Diamond, corrispondente della CNN in Israele, ha denunciato di essere stato aggredito da coloni israeliani mentre stava documentando la situazione in Cisgiordania. “Il lunotto posteriore del nostro veicolo è stato rotto, ma siamo riusciti a fuggire illesi”, ha scritto su X. “Questo è solo un frammento della realtà che molti palestinesi affrontano quotidianamente”.
Intanto, nella Striscia di Gaza, almeno sei palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha colpito un’area di tende per sfollati nel quartiere Remal, nella parte occidentale di Gaza City. Lo riferiscono fonti mediche dell’ospedale Al-Shifa.
Proprio su quest’ultimo punto è intervenuto il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, avvertendo che le operazioni umanitarie a Gaza sono sull’orlo del collasso per l’estrema carenza di carburante. In un comunicato congiunto, sette agenzie ONU hanno affermato che “il carburante è la spina dorsale della sopravvivenza a Gaza: alimenta ospedali, ambulanze, reti idriche e panifici. Senza rifornimenti costanti, 2,1 milioni di persone resteranno senza accesso a servizi vitali”.
Sul fronte politico interno israeliano, il partito ultraortodosso Degel HaTorah ha annunciato il ritiro dei suoi deputati dalla coalizione guidata da Benjamin Netanyahu. Una decisione legata al mancato avanzamento di una proposta di legge per esentare gli studenti delle “yeshivot” – le scuole religiose ebraiche dedicate allo studio intensivo della Torah (la legge ebraica) e del Talmud – dal servizio militare.
In un’intervista a Euronews, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha cercato di rassicurare sull’orientamento strategico del Paese, dichiarando che Israele “non ha alcuna intenzione di mantenere il controllo su Gaza nel lungo termine”. Solo a maggio, Netanyahu aveva affermato che lo Stato ebraico avrebbe “preso il controllo di tutta Gaza” e rilanciato il cosiddetto “piano Trump”, che prevede il reinsediamento dei gazawi in altri Paesi.
Fonte: Il Sole 24 Ore