
Giro d’Italia, una caduta spacca la corsa a Gorizia. Del Toro sempre più leader, Ciccone perde 16 minuti
Il punto da cui iniziare è il nuovo consolidamento della maglia rosa, abilissima ad evitare la caduta che ha penalizzato i rivali. Anche questo è un merito. E gli va riconosciuto. Il ragazzo ci sa fare e soprattutto dà l’impressione di essere il più sveglio della concorrenza.
E adesso? Che cosa succederà, alla vigilia delle montagne, negli equilibri interni della Uae Emirates? Ayuso, che sarebbe il capitano, ora è ancora più in difficoltà. Alla vigilia il leader avrebbe dovuto essere lui, grande talento in rapida ascesa. Ora tutto può cambiare.
“Faremo le nostre valutazioni..” ha precisato il direttore sportivo della Uae, Fernandez Matxin. Una frase sibillina che lascia capire quello che bisogna capire: e cioè che le gerarchie, in corso d’opera, potrebbero cambiare. Il messicano, per quanto giovane (21 anni) e meno esperto di Ayuso, sta disputando un Giro eccezionale continuando, tappa dopo tappa, ad accumulare vantaggio.
Lucido e scattante, non perde un’occasione per consolidare la sua leadership. Vero che il Giro è ancora lungo, e le salite più difficili (Mortirolo e Colle delle Finestre) sono ancora da affrontare…
Però, al momento, il più brillante è la maglia rosa. Lo stesso Primoz Roglic, il grande favorito della vigilia, è quinto a circa due minuti e mezzo. Sarà pure un vecchio volpone, ma finora ha brillato solo a cronometro. Più intraprendente, l’ecuadoriano Richard Carapaz, quarto a 2’07”, autore di un bel successo di tappa a Castel ne’ Monti, e sicuramente da tener d’occhio nelle tappe più dure.
Fonte: Il Sole 24 Ore