Golden power, la Ue apre la procedura di infrazione contro l’Italia
La Commissione europea apre una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia sull’uso del golden power invitandola a conformarsi alla normativa bancaria dell’Ue. La Commissione europea, viene riportato, ha deciso oggi di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora all’Italia per il mancato rispetto del regolamento sul Meccanismo di vigilanza unico, della direttiva sui requisiti patrimoniali, nonché degli articoli 49 e 63 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Le contestazioni
La Commissione ha «espresso preoccupazione» in merito alla normativa sui cosiddetti ’Golden Powers’, che conferisce al Governo italiano ampie prerogative per esaminare, bloccare o imporre condizioni alle operazioni societarie nel settore bancario.
«Pur essendo volta a tutelare la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico» la normativa sul golden power «per come applicata dalle autorità italiane, rischia di consentire interventi ingiustificati per motivi economici, compromettendo i principi della libertà di stabilimento e della libera circolazione dei capitali nel mercato unico. Inoltre, la normativa italiana si sovrappone alle competenze esclusive della Banca centrale europea nell’ambito del Meccanismo di Vigilanza Unico». Lo scrive la Commissione Ue formalizzando l’avvio della procedura di infrazione all’Italia per l’uso del golden power sulle fusioni bancarie.
Giorgetti: presto una proposta
«La commissione solleva obiezioni sulla norma cosiddetta Golden Power, riformata nel 2022 con il governo Draghi. Sulla base delle valutazioni della sentenza risponderemo ai rilievi che ci vengono mossi nelle sedi competenti. Con spirito costruttivo e collaborativo faremo una proposta normativa che farà chiarezza e supererà le obiezioni. Siamo convinti che permetterà di avere un quadro di competenze condiviso» ha replicato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rispetto all’apertura della procedura d’infrazione sulla normativa golden power.
Il caso UniCredit-BancoBpm
Bruxelles contesta l’uso del golden power nei confronti dell’Ops lanciata da Unicredit su BancoBpm, poi abbandonata dall’offerente a causa delle condizioni imposte dall’esecutivo. Sul caso da mesi è aperto un pilot, una procedura informale Ue di dialogo tra l’esecutivo Ue e lo Stato membro. La commissaria ai Servizi finanziari Maria Luìs Albuquerque ha lavorato duramente sul dossier nelle ultime settimane: a Lussemburgo, il mese scorso, aveva fatto chiaramente capire che una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia sarebbe stata pressoché inevitabile, in assenza di passi significativi da parte del governo italiano. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti aveva replicato che la sicurezza finanziaria rientra tra le materie di esclusiva competenza nazionale. In ogni caso, la messa in mora arriva molti mesi dopo che Unicredit ha lasciato cadere l’offerta su Banco Bpm: l’ad Andrea Orcel ha escluso recentemente che possa essere riaperta.
Fonte: Il Sole 24 Ore