Golden power su Unicredit: la Ue dà 20 giorni all’Italia per rispondere

Golden power su Unicredit: la Ue dà 20 giorni all’Italia per rispondere

Venti giorni di tempo all’Italia per presentare le sue osservazioni in merito al Decreto golden power che ha posto vincoli a Unicredit per il progetto di acquisizione di Bpm. Il termine è di venti giorni lavorativi a partire dal 14 luglio, data della comunicazione indirizzata alla Repubblica italiana che porta la firma della vice-presidente Teresa Ribera (a capo della divisione Antitrust), termine che scadrebbe quindi l’8 agosto, quando l’Ops lanciata dalla banca guidata da Andrea Orcel, già sospesa per un mese dalla Consob, dovrebbe essersi già conclusa: salvo proroghe o ulteriori sospensioni l’offerta chiude infatti il 23 luglio.

«La Commissione è giunta alla conclusione preliminare che l’Italia ha violato l’articolo 21 del Regolamento Concentrazioni», si legge nel documento. In particolare, scrive la Commissione, «l’adozione e l’entrata in vigore del Decreto nella sua forma attuale, senza previa comunicazione alla Commissione, viola gli specifici obblighi di comunicazione e sospensione previsti».

E ancora «il Decreto, nella sua forma attuale, è contrario alle norme della Ue sulla libera circolazione dei capitali, alla competenza esclusiva della Bce in quanto autorità di vigilanza prudenziale ai sensi dell’articolo 127, paragrafo 6, TFUE e dell’SSMR, nonchè alla legislazione sui servizi finanziari, compresa la direttiva CRD, la direttiva OICVM, la direttiva Mifid II e la direttiva GEFIA».

Se la conclusione preliminare fosse confermata, avverte la Ue, «la Commissione potrebbe adottare una decisione a norma dell’articolo 21 del Regolamento Concentrazioni in cui dichiara che l’Italia ha violato l’articolo 21 dl Regolamento Concentrazioni e le ordina di revocare senza indugio il Decreto».

Fonte: Il Sole 24 Ore