Gorizia-Nova Gorica, dalla cooperazione alla prima Capitale europea borderless

Gorizia-Nova Gorica, dalla cooperazione alla prima Capitale europea borderless

Non un punto d’arrivo, ma un inizio. Si percepisce chiaramente dalle parole del sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, dove stia andando la strada della cooperazione tra le due città. Gorizia e Nova Gorica, unica città fino al 1947, poi divisa in due dalla Cortina di ferro, resta tutt’oggi divisa tra Italia e Slovenia.

Territorio di confine, ha vinto il titolo di Capitale europea della cultura 2025. Si tratta della prima volta in cui a detenere il titolo è una città transfrontaliera. E un ruolo importante l’hanno giocato proprio i programmi Interreg tra Italia e Slovenia: «Avevamo già un percorso verso la Capitale europea con fondi Interreg, che hanno consentito di finanziare degli eventi con contributi da 40, 200mila euro, realizzati da soggetti in partnership italiani e sloveni – ha spiegato Ziberna».

Il Fondo per piccoli progetti (Spf), è stato costituito nel 2021 per supportare le iniziative realizzabili nell’ambito della Capitale europea della Cultura 2025 Nova Gorica-Gorizia. I 6,5 milioni di euro previsti dal fondo sono stati assegnati al Gruppo europeo di cooperazione territoriale Gect Go / Ezts Go fondato dai Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba nel 2011. A essere finanziati sono stati progetti con approccio “bottom-up” che avevano l’obiettivo di «rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, l’inclusione sociale e l’innovazione sociale».

Una collaborazione virtuosa

Ma la cooperazione tra i due Stati confinanti è iniziata ben prima: già dal 2006 era attivo il programma Interreg Italia-Slovenia, che al momento sta finanziando 101 progetti, tra cui tre di importanza strategica (come l’itinerario ciclistico lungo la costa del Mare Adriatico tra i due Paesi), con un totale di 88,6 milioni di euro nel periodo 2021-27.

Fonte: Il Sole 24 Ore