GR Supra, due versioni speciali prima della pensione

GR Supra, due versioni speciali prima della pensione

BARCELLONA (SPAGNA)

Gli effetti speciali arrivano sempre alla fine. Nel caso della Toyota GR Supra che uscirà di scena all’inizio del 2026 sono due versioni molto diverse tra loro sviluppate da Gazoo Racing. Si tratta della rivisitazione della Lightweight che così diventa Evo in vendita a 76.000 euro e dell’A90 Final Edition che costa 146.000 euro che, in pratica, è un’auto da corsa con appiccicata la targa e tirata in trecento esemplari, dei quali solo cinque arriveranno da noi.La Lightweight Evo è spinta dal motore sei cilindri sovralimentato di 3 litri di origine Bmw con 340 cavalli e 500 Nm di coppia della Supra 3.0 ma abbinato al cambio manuale a sei marce anziché al più pesante automatico. Raggiunge i 250 all’ora e tocca i 100 orari in 4”6. Si riconosce per lo spoiler a becco d’anatra in fibra di carbonio che avvolge la coda e alcune leggere modifiche aerodinamiche. L’assenza di sedili a regolazione elettrica e di altri accessori unitamente al cambio meccanico generano un peso solo leggermente inferiore rispetto a quello della Supra normale: 1.575 anziché 1.590 kg.Tuttavia, la Evo per sfoderare un dinamismo efficace punta sulla scocca irrigidita, l’assetto che sfrutta nuove logiche di gestione degli ammortizzatori elettronici e con supporti rinforzati assieme a regolazione specifiche. A tutto ciò si aggiungono la rivisitazione della taratura del servosterzo elettrico e del differenziale posteriore attivo, nonché di un impianto frenante. Nell’abitacolo a due posti spiccano solo rivestimenti e abbinamenti cromatici specifici.Abbiamo provato la Lightweight Evo sul circuito di Castellolì dopo avere provato la Gr Supra normale. A livello dinamico il distacco è netto, perché la Evo sfodera un dinamismo degno di una pista grazie all’assenza di rollio e beccheggio, nonché alla precisione e alla prontezza dello sterzo. Quindi, esegue ogni comando con precisione offrendo sia una guidabilità divertente sia un’efficienza generale di alto livello per una coupé sviluppata per la strada, diversamente dall’A90 Final Edition concepita pensando alle piste. Il comportamento rigoroso determina anche una notevole motricità che, lasciando davvero poco spazio a tentennamenti, trasmette a terra la potenza con costanza. Nelle curve più strette dove l’agilità si avvantaggia anche delle dimensioni compatte (la lunghezza è di 4,38 metri) le velocità di percorrenza sono superiori a quelle della Supra normale. Il tutto è condito dalle rassicuranti sensazioni che si avvertono stando al volante e dall’erogazione piena del sei cilindri turbo che si protrae linearmente sino a quota 7.000 giri ben sostenuta dalla spaziatura dei rapporti del cambio, che è ben manovrabile.Concludiamo con l’identikit dell’A90 Final Edition che trasmette la sua personalità con l’outfit integrato da molte appendici aerodinamiche, tra le quali spicca il grande spoiler posteriore in fibra di carbonio a collo di cigno e che si distingue, in particolare, per tutto quello che non si vede. A partire dal sei cilindri turbo di 3 litri integrato da tecnologie prelevate dal motorsport che contribuiscono a portare la potenza a 441 cavalli e la coppia a 571 Nm sempre abbinato al cambio a sei marce, che la spinge a 275 all’ora e a 100 orari in 4”3. Il corredo è completatodai tanti rinforzi che irrigidisce la scocca, dall’assetto con elementi irrobustiti e cerchi che calzano pneumatici Michelin semi-slick nonché con ammortizzatori regolabili in diversi step, oltre che da specifici settaggi del differenziale attivo, del camber e del servosterzo.

Fonte: Il Sole 24 Ore