“Grand Dessert”: un viaggio goloso multisensoriale al Kunstmuseum de L’Aja

“Grand Dessert”: un viaggio goloso multisensoriale al Kunstmuseum de L’Aja

Siamo in periodo prova-costume e il Kunstmuseum de L’Aja, nei Paesi Bassi, non poteva scegliere momento migliore per invitare i visitatori a scoprire “Grand Dessert – La storia del dolce”, una mostra che celebra quattro secoli di piacere zuccherino ripercorrendo l’evoluzione del dessert in Europa dal 1600 a oggi. Dai classici dolci olandesi come la vlaflip ai raffinati buffet reali, passando per i dolci portati dall’antica e nuova immigrazione, dalla Charlotte Russe alla baklava, e poi budini, gelati e irresistibili torte: in un tripudio di colori cute e pop i dessert diventano protagonisti assoluti di un percorso tanto affascinante quanto gustoso.

Dessert tra storia e seduzione

Curata dall’autrice e volto televisivo Janny van der Heijden insieme a Suzanne Lambooy, conservatrice del museo, la mostra parte dalla semplice constatazione che il dessert è molto più di un fine pasto: è simbolo di cambiamento sociale, strumento di seduzione e, talvolta, testimonianza di disuguaglianza. Ingredienti come zucchero, cacao e vaniglia portano spesso con sè storie di un passato coloniale, mentre nuovi dolci, entrati ormai nei menù europei, rispecchiano il fenomeno più recente della globalizzazione. Come afferma Van der Heijden: “Il dolce racconta storie di ricchezza e povertà, seduzione e inganno, dominio e oppressione – ma soprattutto parla dell’amore per il dolce.”

Arte e profumo: i cinque sensi al servizio del dessert

Oltre ai numerosi oggetti d’epoca – tra cui stampi da forno, ricettari, servizi da tavola, dipinti e menù storici – l’esperienza si arricchisce grazie a un elemento sensoriale sorprendente: il profumo. “Grand Dessert” infatti offre un’esperienza immersiva e multisensoriale perché la delizia non è solo per gli occhi ma è anche una questione di olfatto. Profumi di spezie, vaniglia, cacao e note fruttate avvolgono, come fragranze evocative, l’incedere del visitatore in queste sale museali trasformati in luogo di delizie. Si potranno annusare dolci ormai considerati olandesi ma provenienti dalla pasticceria indonesiana come lo spekkoek e l’ Es Doger con cocco e sciroppo floreale dai colori smaglianti oppure il gelato persiano Bastani Sonnati: ogni aroma è un viaggio nella memoria olfattiva o una fuga in esotici sogni gustativi.

Dai salotti barocchi alla pasticceria moderna

La mostra dedica ampio spazio anche all’evoluzione estetica dei dolci: come si preparavano e si servivano nei secoli passati? Quali forme e colori si usavano per stupire gli ospiti? Dalle stoviglie aristocratiche alle creazioni contemporanee, si alternano opere storiche e installazioni di artisti e pasticcieri di oggi.

Fonte: Il Sole 24 Ore