Groenlandia, la Nasa scopre per caso base nucleare Usa sotto i ghiacci

Groenlandia, la Nasa scopre per caso base nucleare Usa sotto i ghiacci

Ventuno tunnel interconnessi, lunghi in tutto tre chilometri, con alloggi, laboratori scientifici, una mensa, addirittura un reattore nucleare trasportato in gran segreto in Groenlandia per alimentare la base.

I missili di Project Iceworm

Camp Century era l’avamposto per la costruzione del micidiale «Project Iceworm», ovvero l’installazione sotto i ghiacci di centinaia di missili nucleari americani, in grado di sopravvivere a un ipotetico “first strike” di Mosca distruggendo per rappresaglia l’intera Unione Sovietica.

Iceworm si rivelò un buco nell’acqua (meglio, nel ghiaccio): la calotta artica era troppo instabile per ospitare e lanciare missili. Nel 1967 il reattore di Camp Century venne smantellato in gran segreto e la base abbandonata.

Bombe nucleari sotto i ghiacci

Ma le bombe nucleari americane non erano lontane. Nel 1968 un incidente a un bombardiere strategico B-52 rivelò che gli americani avevano segretamente nascosto armi atomiche nell’altra base artica, quella di Pituffik. A insaputa della Danimarca.

Storie che raccontano bene i rapporti tra i due alleati. Segreti gelosamente custoditi dal Pentagono, nonostante Copenaghen avesse dal lontano 1951 affidato la difesa della Groenlandia agli Stati Uniti, che già l’avevano occupata durante la seconda guerra mondiale per evitare blitz tedeschi sulle rotte dei rifornimenti alleati all’Unione Sovietica.

Fonte: Il Sole 24 Ore