
Gruppo Volkswagen, utile operativo in forte calo nel primo semestre: -33% a 6,7 miliardi. Target rivisto al ribasso
Nel primo semestre il gruppo automobilistico Volkswagen ha realizzato 6,7 miliardi di euro di risultato operativo, inferiore del 33% rispetto al primo semestre del 2024. Il fatturato e’ sceso dello 0,3% a 158 miliardi di euro.
Il gruppo Volkswagen (che controlla marchi come Audi, Seat, Cupra, Skoda, Lamborghini, Ducati) solo per citrane alcuni ha inoltre rivisto al ribasso le sue previsioni finanziarie per l’anno, tenendo conto dell’impatto dei dazi sulla redditività, alla luce delle sfide dovute a un contesto di incertezza politica, all’espansione delle restrizioni commerciali e alle tensioni geopolitiche, all’intensificarsi della concorrenza, alla volatilità dei mercati delle materie prime, dell’energia e dei cambi, nonché a requisiti piu’ severi in materia di emissioni.
Stabile le vendite: 4,36 milioni di veicoli venduti nel primo semestre del 2025, leggermente superiori al primo semestre del 2024 (4,34 milioni di veicoli. Quanto ai risultati in base ai mercato regionali, La crescita in Sud America (+19%), Europa occidentale (+2%) ed Europa centrale e orientale (+5%) ha più che compensato i cali previsti in Cina (–3%) e principalmente a causa dei dazi, in Nord America (–16%). Il calo del risultato operativo, si legge in una nota di Vag, è infatti gran parte dovuto principalmente agli elevati costi derivanti dall’aumento dei dazi doganali statunitensi (1,3 miliardi di euro), agli accantonamenti per la ristrutturazione di Audi, Volkswagen Passenger Cars e Cariad (0,7 miliardi di euro) e alle spese relative alla regolamentazione delle emissioni di CO₂. Anche gli effetti negativi del mix hanno pesato sul risultato, ad esempio a causa di una maggiore quota di veicoli completamente elettrici, nonché degli effetti sui prezzi e sui cambi. Prima dell’aumento dei dazi statunitensi e della ristrutturazione, il margine operativo si è attestato al 5,6%. All’inizio di aprile, il presidente americano Donald Trump ha imposto un dazio del 25% sulle importazioni automobilistiche globali negli Stati Uniti, che si aggiunge al dazio esistente del 2,5% applicato alla maggior parte dei paesi. Mentre il Regno Unito e il Giappone hanno successivamente trovato un accordo che prevede una riduzione del dazio rispettivamente al 10% e al 15%, l’Unione Europea non è ancora arrivata a un’intesa.
Gli ordini di veicoli in Europa occidentale sono aumenti del 19 per cento. I principali fattori trainanti sono stati i nuovi modelli di tutte le tipologie di trazione, come VW ID.7 Tourer, Cupra Terramar, Škoda Elroq, Audi Q6 e-tron e Porsche 911 (l’icona della casa di Zuffenhausen che sta soffrendo a causa dell’all-in sull’elettrco del best seller Macan). Particolarmente consistente è stato l’ingresso di ordini per i veicoli completamente elettrici, con un aumento del 62%.
Il gruppo Vw prevede una crescita delle vendite in linea con quella dello scorso anno, con un margine operativo del gruppo compreso tra il 4% e il 5 per cento. In precedenza, aveva previsto una crescita delle vendite fino al 5% e un margine operativo lordo compreso tra il 5,5% e il 6,5 per cento.
Fonte: Il Sole 24 Ore