GSK alza le stime su utile e ricavi grazie ai farmaci per HIV e immunologia

GSK alza le stime su utile e ricavi grazie ai farmaci per HIV e immunologia

Gsk ha rivisto al rialzo le previsioni di utile e fatturato per l’anno in corso, dati sostenuti dalle vendite dei farmaci contro l’HIV e delle terapie per l’immunologia. Nell’ultimo report trimestrale firmato da Emma Walmsley come amministratrice delegata il gruppo ha registrato un utile netto di 2,01 miliardi di sterline, a fronte di un risultato negativo nello stesso periodo dello scorso anno a causa delle spese legate al farmaco Zantac. I ricavi del trimestre sono saliti del 7% a 8,55 miliardi di sterline (+8% a cambi costanti). L’utile per azione core è pari a 55 pence, in aumento dell’11% su base annua (+14% a cambi costanti), contro i 47 pence stimati dagli analisti intervistati da Bloomberg.

Il titolo Gsk ha messo a segno un rialzo del 5,6% nelle contrattazioni a Londra, per poi ridurre parte dei guadagni. Da inizio anno l’azione segna un rialzo del 27,58%, superando la performance dei principali competitor, tra cui AstraZeneca (+17,65%).

Stime 2025

Per l’intero anno, il gruppo si aspetta una crescita dell’utile per azione core tra il 10% e il 12% a cambi costanti, al netto di poste straordinarie, rispetto a una stima precedente di crescita dell’8%. Le stime per i ricavi sono di un aumento tra il 6% e il 7% a cambi costanti.

«Rimaniamo molto cauti riguardo all’ambiente statunitense per i vaccini» ha dichiarato Walmsley in una call con i giornalisti, aggiungendo: «Siamo però ottimisti sul medio-lungo periodo: la pipeline comincerà a dare frutti verso la fine di questo decennio, quando la situazione negli Stati Uniti sarà più stabile. In termini di tempistica, siamo ben posizionati».

Fonte: Il Sole 24 Ore