Guerra in Ucraina, Lavrov: Putin pronto a incontro su basi discusse ad Anchorage
Un incontro ben preparato sull’Ucraina, per il quale il presidente russo Vladimir Putin si è detto pronto, significa ricevere una risposta agli approcci discussi ad Anchorage, ha affermato oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un’intervista rilasciata al Primo canale.
“Il presidente ha detto di essere pronto all’incontro, ma che deve essere ben preparato. Dobbiamo ottenere una reazione alle proposte che abbiamo promosso e agli approcci discussi ad Anchorage”, ha detto Lavrov. Inoltre, Lavrov ha attaccato l’alleanza euro-atlantica, sottolineando come nella guerra in Ucraina siano venuti meno ai loro principi. “La logica euro-atlantica si è esaurita”, ha puntualizzato il diplomatico, proseguendo dicendo che “la guerra in Ucraina organizzata dall’Occidente contro di noi, la guerra dell’Ucraina contro di noi, non fa che sottolineare che i concetti euro-atlantici non hanno mantenuto le promesse fatte al momento della loro creazione”.
Il ministro degli Esteri russo sostiene che Mosca sia “pronta alla ricerca” di quelli che definisce “compromessi” per mettere fine alla guerra in Ucraina ma “a condizione” che “siano garantiti” quelli che secondo lui sarebbero “i legittimi interessi di sicurezza” della Russia e quelli che chiama “i legittimi interessi dei russofoni in Ucraina”, riporta la Tass. “La posizione dell’amministrazione Trump include la comprensione dei problemi legati alla Nato, e lo hanno dichiarato pubblicamente. C’è anche la consapevolezza che i referendum tenutisi in Crimea e in altri territori non possono essere ignorati”, ha affermato Lavrov. La Russia – le cui truppe hanno invaso l’Ucraina nel 2022 – afferma di essersi annessa le quattro regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia (che i suoi soldati occupano solo in parte) con dei cosiddetti “referendum” non riconosciuti dalla stragrande maggioranza della comunità internazionale e che si ritiene si siano svolti senza il minimo rispetto degli standard democratici. Mosca inoltre ha di fatto preso il controllo della Crimea nel 2014 con la forza e con un controverso referendum, in violazione del diritto internazionale.
Fonte: Il Sole 24 Ore