Guinea, i golpisti: governo di transizione, nessuna caccia alle streghe

Un governo di unità per un periodo di transizione, rispetto degli impegni economici con i partner e nessuna “caccia alle streghe” nei confronti del precedente esecutivo della Guinea: sono le promesse del tenente colonnello Mamady Doumbouya, che domenica ha guidato il colpo di Stato con cui è stato deposto il presidente Alpha Condé, attualmente in carcere.

«Sarà avviata una consultazione per definire i parametri generali della transizione, quindi sarà istituito il governo di unione nazionale con l’obiettivo di guidare la transizione», ha aggiunto Doumbouya, non chiarendo tuttavia la durata di questa consultazione o del passaggio di consegne. Il leader del golpe ha garantito inoltre ai «partner economici e finanziari che le attività nel Paese continuano normalmente». «Il comitato (istituito dalla giunta militare) rassicura i partner che rispetterà tutti i suoi impegni», ha aggiunto.

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Nel corso della giornata il capo delle forse speciali che guida il colpo di stato ha annunciato la riapertura dei collegamenti aerei e riaperte le frontiere, ma sono state imposte restrizioni ai viaggi dei funzionari governativi e ai rappresentanti del deposto governo. Nella mattinata di lunedì i militari hanno ordinato ai ministri del governo del Paese di prendere parte a una riunione, specificando che gli assenti sarebbero stati considerati ribelli: lo hanno affermato in una dichiarazione fatta alla televisione di Stato e citata dalla Bbc. Dopo la riunione i funzionari del governo sono stati poi scortati da soldati al quartier generale dell’unità dell’esercito, mentre i governatori regionali sono stati sostituiti da comandanti militari.

Aumenta il prezzo della bauxite

Nel frattempo un effetto del golpe è stato l’aumento del prezzo della bauxite. La Guinea è il paese che detiene le più grandi riserve al mondo del minerale utilizzato per produrre alluminio. Il colpo di stato e le incertezze sull’immediato futuro ad esso legate hanno fatto salire alle stelle i prezzi del metallo al massimo di 10 anni lunedì per i timori di ulteriori interruzioni dell’offerta nel mercato a valle. Non c’era ancora alcuna indicazione di tale interruzione.

Conde in carcere, le proteste internazionali

L’83enne Condé, rieletto l’anno scorso per un controverso terzo mandato tra violente proteste, rimane in carcere ma al sicuro, secondo quanto comunicato dai soldati. L’Onu, l’Unione africana (Ua) e la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) hanno condannato il golpe in Guinea e chiesto il ritorno del governo civile. António Guterres, segretario generale dell’Onu, ha chiesto in un tweet anche “l’immediato rilascio del presidente Alpha Condé”. I militari hanno annunciato lo scioglimento della Costituzione, la chiusura delle frontiere e il coprifuoco nazionale.

Fonte: Il Sole 24 Ore