Guterres spinge per un accordo sul clima
Dal nostro inviato Belem
Fiamme e paura. L’incendio divampato ieri pomeriggio alla Cop30 di Belem ha generato panico, tensioni e 13 intossicati. Un semplice corto circuito in un padiglione ha offuscato la penultima giornata di lavori. Oggi le battute finali del Summit.
La presidenza della Cop30 e il segretariato delle Nazioni unite per il clima “stanno attualmente lavorando in stretta collaborazione per finalizzare un piano per la ripresa delle attività della COP, che si concentrerà sui negoziati, una volta che la sede sarà stata accuratamente valutata e ritenuta completamente sicura dalle autorità antincendio e sanitarie”. Lo comunicano gli organizzatori della Cop30 di Belem ai partecipanti della conferenza climatica dopo l’incendio che ha portato all’evacuazione della Blue zone.
Nelle ultime ore il presidente brasiliano Lula da Silva e il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, hanno lavorato in tandem per conferire forza alla Dichiarazione di oggi. Guterres, ha esortato i rappresentanti dei Paesi riuniti alla Cop30 di Belém a raggiungere un accordo “equilibrato” per superare lo stallo nei negoziati sull’aumento dei finanziamenti in favore di iniziative contro i cambiamenti climatici e sulla road map per il progressivo abbandono dei combustibili fossili.
Guterres ha definito «possibile” un’intesa e ha sottolineato che è «presto per parlare di fallimento», nonostante la mancanza di progressi sui nodi più controversi. Secondo il Segretario generale, un compromesso può emergere se i Paesi sviluppati si impegnano ad aumentare i flussi finanziari, ribadendo il sostegno alla richiesta dei Paesi in via di sviluppo di triplicare le risorse destinate alle iniziative. Il Segretario generale ha aggiunto che occorre rispondere anche alla domanda delle economie avanzate di un taglio più rapido delle emissioni legate ai combustibili fossili, principale causa del riscaldamento globale e accolto con favore il “numero crescente di Paesi” favorevoli a una transizione energetica accelerata. Il primo testo negoziale proposto dal Brasile include l’ipotesi di una “tabella di marcia” per superare i combustibili fossili, opzione contestata da un gruppo di produttori di petrolio. Di fronte alle divergenze, Guterres ha chiesto “flessibilità” e “volontà politica” per mantenere vivo l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi. “Nessuna delegazione andrà via con tutto ciò che desidera”, ha avvertito.
Fonte: Il Sole 24 Ore