Hasbro, giocatori adulti e Monopoly digitale per sostenere i ricavi

Hasbro, giocatori adulti e Monopoly digitale per sostenere i ricavi

Da un lato sviluppare maggiormente le versioni digitali di giochi iconici. Dall’altro, rafforzare – unitamente al focus sui marchi maggiormente conosciuti – le partnership di distribuzione e di licenza. Il tutto con l’espansione del business verso un pubblico maturo e la vendita diretta (D2C). Sono tra le priorità di Hasbro – indicate nell’ultimo piano industriale 2025-2027 – a sostegno dell’attività.

Oggetto sociale

Già, l’attività. Ma quale, in particolare, l’oggetto sociale del gruppo statunitense? L’azienda divide i ricavi in tre aree. La prima – più rilevante per giro d’affari (522 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2025) – è Wizards & Digital Gaming. Appannaggio di essa vanno ricordati due importanti brand: “Magic: The Gathering”, basato su carte collezionabili, e “Dungeons & Dragons”, gioco di ruolo molto diffuso a livello globale. Poi, ci sono gli altri prodotti sviluppati digitalmente. La seconda area, invece, è la cosiddetta Consumer Products (442 milioni in ricavi). Qui sono ricondotti marchi storici e di largo consumo quali: Transformers, Nerf, Play-Doh, My Little Pony e Monopoly. Inoltre: è la divisione che gestisce produzione fisica, distribuzione complessiva e i canali retail. Infine la terza area: Entertainment (16 milioni di fatturato). Questa, molto ridotta dopo la vendita di eOne, si concentra sul licensing dei brand per cinema, Tv e streaming, valorizzando le diverse proprietà intellettuali del gruppo (ad esempio Transformers a Peppa Pig) tramite accordi con partner terzi.

Digitalizzazione

Ebbene, una prima priorità -per l’appunto – è quella di puntare maggiormente sullo sviluppo online di diversi dei giochi del catalogo di Hasbro. Qualche esempio? Monopoly Go!, versione mobile/social della nota “disfida” da tavola tra investitori immobiliari che ha avuto un buon successo. Pur essendo sviluppata con partner esterni, la soluzione in oggetto ha contribuito con 44 milioni di ricavi nel secondo trimestre del 2025. Non solo. Va ricordata -seppure non di oggi – il ruolo centrale di Wizard of the Coast proprio nella contaminazione dell’analogico con Internet. Così, già nel 2019-2019, fu lanciata la piattaforma “Magic: the gatering arena” che è la versione digitale del gioco di carte, inizialmente per pc e poi approdata sullo smartphone. In generale, la convergenza tra fisico e digitale è una strategia chiave. Hasbro può sviluppare internamente la versione online del game analogico (come nel caso della versione principale di “Magic: the Gatering”) oppure concedere in licenza i suoi giochi da tavolo a sviluppatori di videogame (ad esempio con Monopoly go!). Nella prima ipotesi la società si assume tutti i costi, e pericoli, di sviluppo e promozione del gioco ma – di fatto – incassa tutti i ricavi legati al medesimo. Nel secondo, invece, non si assume il rischio di’impresa è fa sue le royalties pattuite. In ogni caso, la multinazionale del balocco – oltre ai ricavi- aumenta la base dei giocatori, creando sempre più legami con le community dei medesimi.

Focus sui prodotti iconici e partnership

Ma non è solo digitalizzazione. Altro focus è rafforzare la leva delle partnership. Cioè: il gruppo – concentrando l’operatività sui franchise con maggiore ritorno ( dai Transformers fino a Monopoly) – punta a dare a licenziatari o terzi in partnership i prodotti con meno appeal. Si tratta di un approccio il quale, da una parte, vuole focalizzare l’attività aziendale su specifici e determinati giocattoli; e che, dall’altra, tenta di ridurre l’impegno economico, laddove il ritorno sull’investimento è basso o incerto.

Fonte: Il Sole 24 Ore