Hermès e Cucinelli, maxi investimenti nel 2025
Mentre in linea generale il settore della moda e lusso continua a essere contraddistinto da elevata volatilità a causa dei dazi Usa e dell’ondivago andamento del mercato cinese, Cucinelli e Hermès continuano a crescere e generare utili. Nei primi 9 mesi del 2025 il gruppo umbro ha visto salire i ricavi del 10,8% a 1.019,2 milioni (+11,3% a cambi costanti), risultato trainato dal canale Retail con un +11,6% a 645,8 milioni. Il colosso francese, da parte sua, ha evidenziato una crescita del giro d’affari pari al 6,3% a 11.906 milioni (+8,6% a cambi costanti), con un andamento particolarmente positivo per il settore “core” della pelletteria (+10,2% a 5.278 milioni, +12,6% a cambi costanti).
I margini
Quanto ai margini reddituali, nel primo semestre 2025 Cucinelli, con un incremento del fatturato pari al 10,2% a 684,1 milioni (+10,7% a cambi costanti), ha visto salire l’ebitda del 12,9% a 200,6 milioni, l’ebit dell’8,8% a 113,8 milioni e l’utile netto del 20,2% a 73,3 milioni; Hermès, con ricavi in aumento del 7,1% a 8.034 milioni, ha evidenziato una crescita dell’ebit pari al 5,7% a 3.327 milioni mentre l’utile netto, a seguito di un’incidenza fiscale passata dal 28,2% al 35,4% a causa della presenza del contributo straordinario sugli utili delle grandi imprese in Francia, è diminuito del 5,2% a 2.246 milioni. Dopo la diffusione dei dati sui ricavi dei primi 9 mesi dell’anno, per l’intero esercizio 2025 Cucinelli ha confermato la guidance che indica un incremento del fatturato intorno al 10%, percentuale che dovrebbe confermarsi anche nel 2026. Hermès non ha fornito una guidance numerica per l’esercizio in corso (il quarto trimestre però dovrebbe risultare migliore del precedente), ma continua a prevedere una continua crescita dei ricavi a cambi costanti nel medio termine.
Gli obiettivi
Entrambi i gruppi stanno realizzando ambiziosi programmi di investimento. Cucinelli, nel primo semestre 2025, ha effettuato investimenti complessivi per 63,5 milioni (44,8 nello stesso periodo del 2024), di cui 32,1 per aperture e restyling di boutique e 24,4 per la produzione e la logistica (ampliamento dell’impianto di Solomeo). Non è stata da meno Hermès, che al 30/6/2025 aveva effettuato investimenti operativi per 316 milioni, di cui 159 per aperture e restyling di boutique e 85 in impianti produttivi.
La strategia
La strategia posta in essere dai due gruppi, in linea con tutto il settore del lusso, si focalizza sull’ampliamento della presenza nelle location internazionali più strategiche (soprattutto nelle aree extraeuropee) e sull’estensione della gamma prodotti, in entrambi i casi con un focus particolare sull’artigianalità e sulla produzione rispettivamente “Made in Italy” e “Made in France”.
Fonte: Il Sole 24 Ore