Hermés, ricavi in crescita del 5% a 3,88 miliardi e obiettivi 2025 confermati

Hermés, ricavi in crescita del 5% a 3,88 miliardi e obiettivi 2025 confermati

La geografia dei risultati

Tutte le aree geografiche hanno vissuto un trend positivo nel periodo, supportato dall’espansione della rete distributiva esclusiva del gruppo. Nel dettaglio, l’Asia (escluso il Giappone), sorvegliata speciale per il settore in attesa di una ripresa consistente dei consumi, ha registrato un progresso del 4%. «La crescita è proseguita in tutti i mercati dell’area, con particolare dinamismo nella Grande Cina. Il trimestre ha beneficiato della strategia di valore del brand, della fedeltà della clientela locale e del potenziamento qualitativo della rete. Tra le riaperture più significative: Central Embassy a Bangkok (gennaio), Taichung a Taiwan (marzo), Four Seasons a Macao (giugno) e Galleria Mall a Seoul (agosto)» si legge nella nota del gruppo. Il Giappone continua a fare meglio e segna un +15%, grazie alla forte fidelizzazione dei clienti locali.

Incremento a doppia cifra anche nelle Americhe con un +13%: «L’area ha confermato il proprio slancio, con una lieve accelerazione nel terzo trimestre, trainata in particolare dagli Stati Uniti» commentano da Hermès. Tra le nuove aperture: Scottsdale (Arizona) a settembre e Nashville (Tennessee) a ottobre. A Città del Messico, il flagship store di Molière ha riaperto i battenti a inizio ottobre dopo lavori di ampliamento e ristrutturazione.

Sulla stessa lunghezza d’onda si è mossa anche l’Europa (esclusa la Francia) con un incremento dei ricavi del 12%, mentre la Francia ha segnato un +9%, grazie a un’attività sostenuta in tutta la rete retail. In evidenza il punto vendita di Firenze, riaperto a febbraio dopo la ristrutturazione.

Infine le altre aree, rappresentate principalmente dal Medio Oriente, hanno visto un aumento delle vendite del 15%. «L’area ha continuato a mostrare un buon slancio, confermando il trend di crescita».

Vendite per settori

Performance particolarmente brillanti per il settore Pelletteria e Selleria, e una netta accelerazione per il Prêt-à-porter e Accessori, oltre che per Seta e Tessuti.

Fonte: Il Sole 24 Ore