
Hiv, via libera dell’Ema alla profilassi che si fa due volte l’anno
Arriva dall’Europa un passo avanti importante nella lotta all’Hiv: il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha espresso parere positivo alla somministrazione semestrale di lenacapavir come profilassi pre-esposizione (PrEP). Se la Commissione europea confermerà la raccomandazione, il farmaco diventerà la prima opzione iniettabile a lunga durata disponibile in Unione europea per ridurre il rischio di infezione da Hiv-1 in adulti e adolescenti a maggiore esposizione.
La notizia arriva a poche settimane dall’ok della Food and drug administration (Fda) statunitense, segnando un’accelerazione nell’iter regolatorio globale per quella che potrebbe diventare una svolta nella prevenzione dell’infezione.
Una protezione a lungo termine
Lenacapavir è un inibitore del capside dell’Hiv-1 da somministrare due volte l’anno per via sottocutanea. Gli studi di fase 3 Purpose 1 e Purpose2 hanno mostrato risultati particolarmente promettenti: nello studio Purpose 1, condotto su 2.134 donne cisgender nell’Africa subsahariana, non si è registrata alcuna infezione da Hiv. Nel Purpose 2, su oltre 2.100 partecipanti tra uomini cisgender e persone transgender, il farmaco ha dimostrato una protezione pari al 99,9%, superando la tradizionale PrEP orale assunta quotidianamente.
La possibilità di ricevere solo due iniezioni all’anno potrebbe abbattere uno dei principali ostacoli alla prevenzione: la necessità di assumere regolarmente un farmaco ogni giorno. Una maggiore semplicità potrebbe tradursi in un accesso più ampio, soprattutto tra le popolazioni più esposte.
Accesso anche ai Paesi a basso reddito
Il Chmp ha dato parere favorevole anche nell’ambito della procedura “Medicinali per tutti” (Eu-M4all), che facilita la prequalificazione da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e le registrazioni nei Paesi a basso e medio reddito. Un aspetto cruciale se si considera che, nonostante i progressi nella prevenzione, nel 2023 le nuove diagnosi di Hiv in Europa sono aumentate dell’11,8%, raggiungendo quasi 25 mila casi.
Fonte: Il Sole 24 Ore