“Ho sentito parlare dei farmaci equivalenti, ma sono sicuri come quelli di marca?”
Ho sentito parlare di farmaci equivalenti, ma non sono sicuro di cosa siano esattamente e se siano sicuri come i farmaci “di marca”. Potreste spiegarmi meglio? Aldo P.
Il farmaco equivalente, o “generico”, è un medicinale che possiede lo stesso principio attivo, la stessa forma farmaceutica, via di somministrazione, dosaggio e modalità di rilascio di un farmaco “di marca” il cui brevetto è scaduto. Questo significa che, dal punto di vista terapeutico, sono identici. Per quanto riguarda la sicurezza, i principi attivi dei farmaci equivalenti sono già stati ampiamente studiati e il loro uso clinico è consolidato da molti anni. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) li valuta sicuri e ne garantisce la stessa qualità, efficacia e sicurezza del farmaco originale. Quindi, può stare tranquillo: un farmaco equivalente offre le stesse garanzie del farmaco di marca.
Le uniche differenze che potrebbe notare riguardano gli eccipienti (sostanze non attive), il colore, la forma o le condizioni di conservazione, ma queste non influenzano in alcun modo la qualità o l’efficacia del medicinale. Il vantaggio principale per i cittadini, è il risparmio economico. I farmaci equivalenti costano meno perché le aziende produttrici non hanno dovuto sostenere i costi iniziali di ricerca e sviluppo. Questo si traduce in un consistente risparmio, soprattutto per i farmaci rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. Ovviamente, è sempre importante confrontarsi con il proprio medico di medicina generale.
Per approfondire o confrontare i farmaci equivalenti, Cittadinanzattiva ha creato l’app IOequivalgo, con la quale è possibile confrontare prezzi, sicurezza ed efficacia dei farmaci equivalenti. Qui due link utili: il sito dell’Agenzia del farmaco e il sito sui farmaci equivalenti
Fonte: Il Sole 24 Ore