Honda Prelude e:Hev, la prova della coupé full-hybrid con il cambio virtuale a otto marce
Lunga 4,52 metri, larga 1,88 metri, alta 1,35 metri e con un passo di 2,60 metri, la Prelude ha una linea ben proporzionata che rientra nel filone delle eleganti coupé con carrozzeria di stampo tradizionale, con tanto di accenno di coda nella quale, però, è mimetizzato un grade portellone. Nell’aspetto non spicca nessun stilema ridondante che altera la fluidità del design e, se si sorvola sul disegno della coda che ricorda quello della Porsche 911, il risultato imprime alla Prelude una personalità ben riconoscibile. Sebbene sia definita coupé a quattro posti, la configurazione dell’abitacolo è 2+2. Quindi, solo chi siede davanti dispone della giusta quantità di spazio. L’arredamento ben rifinito segue canoni classici, proponendo una plancia è lineare che integra il cockpit digitale da 10,2” parzialmente configurabile nella zona davanti al guidatore e sopra la parte centrale quello da 9,0” del sistema d’infotainment con un’interfaccia grafica chiara che evita di scorrere tra i menù per accedere alle funzioni desiderate e dialoga via wireless con i device. Inoltre, l’interno rispetta bene i dettami dell’ergonomia, perché tutti i servizi sono gestibili da interruttori ben individuabili sul volante e sulla larga console centrale. Quest’ultima ospita assieme alla piastra di ricarica per gli smartphone anche i comandi delle configurazioni vettura, i tasti delle modalità del cambio e quello per attivare la funzione S+ Shift.
Honda Prelude e:Hev, non è tanto potente ma è molto efficace e divertente
La Prelude raggiunge i 188 all’ora e i 100 orari 8”2, a fronte di percorrenze dichiarate di 1,92 chilometri con un litro. Numeri che, come detto, sulla carta testimoniano l’attenzione posta più nei confronti dell’efficienza che in quelli della sportività. Tuttavia, la Prelude è una coupé che va giudicata solo dopo averla provata. Infatti, pur non essendo vivace non solo il sistema propulsivo obbedisce a ogni comando dell’acceleratore sempre in maniera spontanea, offre progressioni lineari e non mette mai in evidenza come l’elettronica gestisce il suo funzionamento. Innestando l’S+ Shift, che piazza nel cockpit un contagiri con linea rossa a 6.000 giri, la Prelude tra le curve sfodera un comportamento molto efficace, determinato anche da come il cambio ottimizza il rendimento del powertrain sia nella modalità automatica e, ancora più, sia in quella manuale che permette di gestirlo alla perfezione nelle accelerazioni e nelle decelerazioni. Il dinamismo rigoroso, ovviamente, è impresso anche dall’assetto adattivo, dalla motricità impeccabile e dal peso inferiore a 1.500 kg ed è accompagnato da ogni azione/reazione innescata dal cambio dal sound coinvolgente allineato all’uso dell’acceleratore diffuso dagli altoparlanti dell’hi-fi. Tuttavia, è poco virtuale e molto reale perché generato dall’amplificazione del rumore con cui i pistoni vanno su è giù nel 2 litri a benzina.
Fonte: Il Sole 24 Ore