
I 251 anni della Gdf, Vinciguerra: «Riciclaggio e abusivismo finanziario le nuove frontiere delle stablecoin»
Le nostre attività operative confermano che la falsa fatturazione può costituire uno strumento idoneo non soltanto a evadere le imposte, ma anche un mezzo privilegiato per riciclare denaro. In altre parole, la fattura falsa, nel simulare una fittizia cessione di beni e/o prestazioni di servizio, è finalizzata a giustificare la sottesa operazione finanziaria, così realizzando una finalità di riciclaggio. Negli ultimi 17 mesi, anche grazie alle informazioni provenienti dalla fatturazione elettronica, sono stati denunciati 20.918 soggetti per reati tributari, di cui 496 tratti in arresto. E sono stati sequestrati beni frutto di evasione e frodi fiscali per un valore di oltre 6,2 miliardi di euro.Ma il commercio da anni non ha più confini con l’e-commerce e la digitalizzazione dei servizi offerti come quella ad esempio dei cosiddetti influencer.
Come vi state muovendo?
Grazie ad analisi del rischio condotte dal Nucleo speciale tutela entrate e repressione frodi fiscali in sinergia con l’agenzia delle Entrate, che hanno rilevato l’incongruenza tra la capacità contributiva dichiarata da alcuni contribuenti e una significativa popolarità di questi soggetti sui social, soprattutto in termini di follower. Incongruenza che ha fatto emergere elementi sintomatici di evasione tra cui omesse dichiarazioni dei ricavi derivanti dall’attività esercitata da parte di creator, l’utilizzo strumentale di schermi societari per beneficiare di un regime fiscale più vantaggioso, o, ancora, il fittizio trasferimento della residenza all’estero, allo scopo di sottrarre interamente a imposizione i redditi derivanti dall’attività di creator.
Tornando al commercio fisico su quali nuove forme di illecito vi state focalizzando?
Il nostro Corpo vuole tutelare i contribuenti onesti che costituiscono il tessuto portante del Paese e offrire un contributo alla costruzione di un sistema economico finanziario sano. Fatta questa premessa i controlli hanno individuato nuove forme di occultamento di incassi al Fisco. Tra questi l’utilizzo di Pos per i pagamenti con moneta elettronica collegati a conti corretti di appoggio esteri o intestati a soggetti diversi dall’esercente. Fari puntati sui soggetti a più alto rischio? Il confronto tra ricavi incassati con pagamenti elettronici e quelli memorizzati ha fornito risultati interessanti. Nell’ultimo periodo un reparto ha concluso un’ispezione nei confronti di un esercente che aveva omesso di dichiarare ricavi per oltre un milione di euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore