I tedeschi disorientati dalle crisi tradiscono i partiti moderati

I tre partiti della coalizione semaforo (Spd, Verdi, Fdp), che è una novità assoluta a livello di governo federale, hanno perso consensi guidando il Paese durante le crisi multiple (pandemia e post-pandemia, guerra della Russia in Ucraina, conflitto Hamas-Israele, shock energetico e impennata dell’inflazione, stretta monetaria della Bce, derisking dalla Cina).

I sondaggi e l’avanzata di AfD

Tutti i partiti, fatta eccezione di AfD, sono previsti in calo alle elezioni europee: i socialdemocratici dell’Spd rischiano di fermarsi al 14%, peggiorando così il voto delle europee del 15,8% nel 2019, il più basso nella storia del partito. L’Spd non è ora il primo partito, come accadde alle elezioni federali del 2021, né il secondo perché è stato superato da AfD e può capire nei sondaggi che misurano l’umore degli elettori che non sia neppure il terzo, surclassato a tratti dai Bündnis 90/Die Grünen. I verdi, dopo aver quasi raddoppiato dal 10,7% nel 2014 allo spettacolare 20,5% nel 2019, in questa tornata elettorale dovrebbero riuscire ad arrivare al 15%: un buon risultato, a conferma che la Germania è “verde”.

I liberali, dopo essere tornati sopra il 5% nelle elezioni europee del 2019, temono di calare nuovamente sotto questa soglia a giugno. Sul fronte dell’estrema sinistra, c’è una novità: l’arrivo del partito BSW, fondato lo scorso gennaio dalla carismatica Sahra Wagenknecht. Potrebbe prendere il 7%, facendo crollare Die Linke al 3 per cento.

L’unico partito che si prevede possa uscire “trionfante” dal voto europeo è AfD, che paradossalmente è l’unico partito in Germania seriamente anti-europeo: è previsto assestarsi al 15%, dal 7,1% del 2014 e dall’ 11% del 2019. I partiti moderati, incoraggiati da accorati appelli pubblici lanciati da una trentina di grandi società tedesche quotate, non hanno ancora trovato il modo di fermare quella che temono sia una deriva anti-democratica. Chi prova a mettere i bastoni tra le ruote ad AfD è Bundesamt für Verfassungsschutz (BfV), organo che vigila sulla costituzione e che opera a salvaguardia dei principi democratici, al punto da poter dichiarare AfD fuorilegge. AfD, però, risponde colpo su colpo. Si rivolge a qualsiasi Corte statale e fa appello, si atteggia a vittima del sistema: con questo metodo è stato capace di mantenere il consenso, a volte di aumentarlo o di limitare i danni con una lieve perdita. Un duro colpo la magistratura lo ha dato a Maximilian Krah, candidato leader AfD alle europee, accusato di aver preso soldi da Russia e Cina.

I temi della campagna

Di Europa non se ne sente parlare molto, in campagna elettorale. Ma non bisogna farsi trarre in inganno: questo non significa che la Germania sia dominata dall’anti-europeismo. Al contrario. Fatta eccezione per i sostenitori dei partiti di estrema destra ed estrema sinistra, tutti gli altri partiti grandi e piccoli che orbitano in area centro-destra e centro-sinistra sono spiccatamente europeisti. L’Europa, Eurozona oppure Ue, non è minimamente messa in discussione da gran parte dell’elettorato: tant’è che i principali partiti, nei loro programmi per le elezioni europee, sponsorizzano l’allargamento della Ue ai Paesi baltici, Ucraina e Moldovia, portano avanti il meccanismo del voto a maggioranza e non all’unanimità per velocizzare i processi decisionale.

Fonte: Il Sole 24 Ore