
identificata madre e figlia, caccia al killer
Con loro, come raccontato da alcuni testimoni, c’era anche un uomo che è stato visto da un gruppo di ragazzi e da una donna la sera prima del ritrovamento con in braccio un fagotto a poca distanza da dove il corpicino della piccola è stato abbandonato senza vita. Una indagine tradizionale sostenuta anche da una serie di analisi i cui risultati arriveranno nei prossimi giorni.
La Scientifica è già al lavoro su una serie di oggetti, compreso una tutina rosa trovata in un secchio dell’immondizia, che apparterebbe alla bimba. Per gli inquirenti la donna potrebbe avere partorito all’estero e raggiunto l’Italia, forse a bordo di bus, recentemente. L’autopsia ha confermato che la madre allattava la bambina che, però, al momento della morte presentava lo stomaco completamente vuoto.
La morte della madre risale ad almeno cinque giorni prima, se non addirittura sette. Il suo corpo, nudo e coperto da una busta di plastica e in avanzato stato di decomposizione, era stato portato e lasciato in quel punto da qualcuno, forse la stessa persona che ha poi deciso di uccidere la piccola.
Gli esame istologici dovrebbero fornire elementi sulle cause del decesso della 30enne: sono state escluse l’aggressione violenta e l’overdose.
Chi indaga non esclude che la morte possa essere arrivata per cause naturali. Poi la bimba, in balia di quell’uomo, ha trovato la morte. Una storia orribile che ora forse, assieme alle generalità delle due vittime e di quello che si sospetta sia il killer, troverà anche la una verità.
Fonte: Il Sole 24 Ore