Il 28% della musica su Deezer è prodotta dall’Ai: la fine dell’arte o una nuova era?

Il 28% della musica su Deezer è prodotta dall’Ai: la fine dell’arte o una nuova era?

Le principali piattaforme di streaming musicale si trovano a gestire un fenomeno nuovo e controverso: la massiccia presenza di brani generati dall’intelligenza artificiale nei loro cataloghi. Questo ha scatenato un’ondata di preoccupazione nel panorama discografico mondiale, che percepisce l’AI generativa come una minaccia. Ma si tratta davvero di un rischio inevitabile per il futuro della musica?

L’ascesa vertiginosa della musica AI

La piattaforma di streaming musicale Deezer ha lanciato un chiaro allarme, rivelando dati significativi: ogni giorno riceve oltre 30.000 brani interamente generati dall’intelligenza artificiale. Questo numero è in forte crescita, passato dai 10.000 brani al giorno di gennaio agli oltre 30.000 attuali.

Secondo la piattaforma, fino al 70% degli ascolti di questi brani è risultato fraudolento, finalizzato a ottenere guadagni illeciti tramite i pagamenti delle royalties. Sebbene questa musica rappresenti solo lo 0,5% degli ascolti totali, il suo scopo non sembra essere artistico, ma puramente economico. Alexis Lanternier, CEO di Deezer, ha dichiarato che l’azienda vuole porsi come leader nella gestione del problema per minimizzare ogni impatto negativo su artisti e fan.

L’allarme dell’industria: il fenomeno “AI Slop”

Questo fenomeno è stato battezzato “AI Slop” (letteralmente, “pappetta AI”): si riferisce a contenuti di bassa qualità, come musica, immagini o video, generati in massa dall’intelligenza artificiale senza un reale scopo creativo, ma solo per produrre enormi quantità di file senza sforzo.

Fonte: Il Sole 24 Ore