Il Bocuse d’Or arriva per la prima volta in Arabia Saudita, dove cresce la voglia di made in Italy

Il Bocuse d’Or arriva per la prima volta in Arabia Saudita, dove cresce la voglia di made in Italy

Per la prima volta il Bocuse d’Or approda in Arabia Saudita, dal 30 settembre al 2 ottobre, in concomitanza con la seconda edizione di Sirha Arabia, che ha debuttato lo scorso anno nel Regno. Non solo come vetrina, ma anche come competizione vera e propria: il Paese ospiterà infatti la selezione nazionale del celebre concorso (il campionato mondiale di cucina che si svolge ogni due anni, ndr) e della Coppa del Mondo di Pasticceria. I vincitori proseguiranno poi il loro percorso verso le finali internazionali, in programma a Lione durante il Sirha, il più importante salone mondiale dedicato al food service e all’hôtellerie, previsto per gennaio 2027.

Abbiamo chiesto a Luc Dubanchet, direttore generale Sirha Food, quali sono le aspettative in termini di ospitalità e cultura gastronomica dall’Arabia Saudita, dato che, dopo l’avvento della Guida Michelin, e grazie anche a una commissione governativa dedicata (The Culinary Art Commission, istituita nel 2020), il food sembra essere un argomento di grande interesse per questo Paese che si è aperto da poco al turismo.

«Attualmente l’Arabia Saudita sta vivendo una crescita straordinaria nei settori dell’ospitalità e della gastronomia. Spinta da una nuova apertura culturale e da grandi investimenti legati al progetto Vision 2030 – dice il dg – la sua industria del Food & Beverage si sta affermando come una delle più dinamiche al mondo. Combinando un ricco patrimonio con l’ambizione di accogliere grandi progetti internazionali, il Regno offre un contesto ideale per ospitare queste competizioni. Questi eventi spianeranno inoltre la strada alla creazione, già dal 2026, di una nuova selezione continentale “Medio Oriente”».

La prima edizione di Sirha Arabia, nel 2024, ha richiamato 5.374 professionisti, di cui il 58% composto da acquirenti e decision-maker, e ha visto la partecipazione di 225 espositori e marchi. Numeri che hanno confermato da subito il potenziale dell’evento come punto di riferimento per il settore in Medio Oriente.

Fonte: Il Sole 24 Ore