Il browser Comet di Perplexity a base di AI ora è gratis per tutti

Il browser Comet di Perplexity a base di AI ora è gratis per tutti

Perplexity spariglia le carte nel settore dei browser potenziati dall’intelligenza artificiale con una mossa attesa da molti: rendere Comet accessibile gratuitamente a tutti, Italia compresa. La startup nata nel 2022 non è certo la prima a scommettere su un browser dove l’AI è protagonista. Negli ultimi mesi questi prodotti sono spuntati come funghi: Opera con le sue sidebar intelligenti, Arc di The Browser Company con Dia e le sue funzioni native, Microsoft con Copilot integrato in Edge, per non parlare di Google che sta accelerando l’integrazione dell’intelligenza artificiale in tutti i suoi prodotti. In questo affollato panorama, però, Perplexity ha scelto di posizionarsi come l’opzione premium: non un semplice motore di ricerca conversazionale, ma un ecosistema completo che trasforma il browser in un vero assistente digitale.

Cosa fa Comet (e come cambia la navigazione)

La caratteristica distintiva del browser è un assistente laterale che accompagna la navigazione come un copilota digitale, pronto a rispondere a domande sulla pagina che si sta visitando, riassumere contenuti, gestire informazioni web e persino navigare autonomamente al posto dell’utente. Per gli utenti gratuiti l’esperienza rimane centrata su questo assistente laterale, ma non mancano gli strumenti aggiuntivi che rendono Comet più di un semplice browser. C’è Discover, che funziona come un feed personalizzato di notizie e contenuti (una sorta di risposta al Pulse di OpenAI), Spaces per organizzare diversi progetti, Shopping che confronta prezzi e scova offerte tra i vari retailer online, Travel con informazioni aggregate su destinazioni, voli e alloggi, Finance per gestire budget e investimenti, e Sports per rimanere aggiornati su risultati e calendari sportivi.

Per chi sceglie di pagare il piano Max offre molto altro. Oltre all’accesso ai modelli di AI più performanti, c’è un assistente email che promette di scrivere risposte nel tono giusto, organizzare e dare priorità alla posta in arrivo, fissare appuntamenti e rispondere a domande sui messaggi ricevuti. E poi c’è la vera novità annunciata dal CEO Aravind Srinivas: il “background assistant”, un assistente agentico che lavora per l’utente. Gli si può chiedere, ad esempio, di inviare un’email, aggiungere al carrello i biglietti più economici per un concerto e trovare il miglior volo diretto in una data specifica. Dalla dashboard si può monitorare il progresso delle varie attività e intervenire quando necessario, magari per premere il tasto invio sull’email o modificare qualcosa prima del completamento. L’assistente notifica quando ha terminato il lavoro, e può accedere ad altre applicazioni sul computer dell’utente.

La startup che sfida i giganti

La strategia aggressiva di Perplexity appare naturale se si guardano i numeri della startup. In poco più di due anni ha raggiunto una valutazione di circa 14 miliardi di dollari, sostenuta da finanziamenti provenienti da investitori come Jeff Bezos e Nvidia. Una crescita impressionante: la società è passata da una valutazione di poco più di 520 milioni a inizio 2024, a 3 miliardi ad agosto dello stesso anno, fino agli attuali 14 miliardi. Sul fronte utenti, la piattaforma è cresciuta costantemente, passando da circa 10-15 milioni di utenti mensili a inizio 2024 ai 22 milioni stimati a maggio 2025. Non una crescita esplosiva come quella di ChatGPT, ma sufficiente a dimostrare l’appeal di un approccio differente alla ricerca online. Perplexity si distingue infatti per la capacità di fornire risposte citando le fonti, inserendo i link direttamente nel testo, un dettaglio apprezzato da chi cerca informazioni affidabili e verificabili, più che risposte puramente generate dall’AI.

Fonte: Il Sole 24 Ore