Il business degli eventi supera il miliardo di euro

Il business degli eventi supera il miliardo di euro

Non solo online. La strategia multicanale delle organizzazioni guarda con ritrovato interesse alla dimensione dal vivo, quella che si esplicita negli eventi. Così la parte relazionale si rafforza ulteriormente anche nel tempo della digitalizzazione sempre più spinta. Il comparto oggi vale oltre 1 miliardo di euro e che nei prossimi dieci anni porterà investimenti medi superiori a 3,4 miliardi di euro sul panorama internazionale. L’Italia è seconda solo al mercato americano per numero di grandi eventi organizzati annualmente. La fotografia emerge dai lavori della seconda edizione degli Stati Generali degli Eventi, appuntamento promosso da ADC Group e realizzato con Plesh e Bea/Club degli Eventi e che ha riunito al Talent Garden Calabiana di Milano i principali protagonisti della event industry. Obiettivo: fotografare lo stato attuale del comparto e ragionare delle prospettive future.

I numeri della filiera

Sempre secondo il Monitor sul mercato degli eventi nel 2024 in Italia la percentuale delle aziende che ha scelto di investire negli eventi è pari al 92%, di cui il 37% ha destinato agli eventi oltre il 20% del budget complessivo di comunicazione. Il 53% prevede di aumentare gli investimenti nei prossimi due anni. In merito alla tipologia, gli eventi business to business sono i più diffusi (61,7%), seguiti da quelli dedicati ai consumatori (41%). Le ragioni principali che spingono le aziende a realizzare eventi sono la necessità di comunicare in modo efficiente (82,3%) e diretto (79,1%), la volontà di realizzare una comunicazione emozionale (67,2%) e distintiva (40,4%).

I prossimi grandi eventi

Olimpiadi, Expo, Coppa del Mondo ed Europei di calcio e tanto sport sono solo alcuni tra gli oltre 380 grandi eventi che saranno organizzati a livello globale nei prossimi dieci anni con investimenti medi annui superiori a 3,4 miliardi di euro e con spese operative annue superiori a 3,6 miliardi, secondo i dati di WePlan 2024. Il mercato italiano degli eventi, che nel 2024 ha visto la realizzazione di 635 eventi tenendo conto del panorama internazionale, come riportato da una ricerca di quest’anno dell’International Congress and Convention Association. Il previsionale di crescita è fino a 1,183 miliardi di euro entro il 2025 secondo il ventesimo Monitor sul mercato degli eventi realizzato da ADC Group con la collaborazione di AstraRicerche e Club degli Eventi. «La event Industry è un’espressione fondamentale del Sistema Paese, una filiera che non solo genera un valore economico importante, ma che porta l’eccellenza italiana nel mondo, un luogo di espressione per il Made in Italy. Appuntamenti come le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 rappresentano opportunità storiche e l’Italia deve farsi trovare pronta, trasformando queste occasioni in un volano di sviluppo duraturo e non disperdendo gli investimenti e le competenze acquisite», ha dichiarato Valentino Valentini, viceministro alle Imprese e al Made in Italy intervenuto alla kermesse.

Tecnologie immersive

Seppure la partita si gioca su dinamiche dal vivo, la componente tecnologica non può essere trascurata. Così per le aziende i driver attuali delle loro scelte in merito alle tipologie di eventi sono creatività (15,1%), autenticità (19,3%) e soprattutto l’adozione di formule di intelligenza artificiale (30,6%) con un focus crescente su quella generativa per rafforzare la creatività. Secondo due ricerche realizzate da Accenture nel 2024 proprio l’Ia generativa è oggi già ampiamente utilizzata dai consumatori e quindi dal pubblico che partecipa agli eventi: il 72% degli utenti ne fa uso regolarmente e il 92% è disposto addirittura a spendere di più per servizi ed esperienze personalizzate. Non a caso si parla di eventi ibridi, promossi da ben 3 su 4 organizzatori. Monitoraggio e analisi guidano la partita: si innestano, infatti, sempre più utilizzi di tecnologie legate al tracciamento per ottimizzare la gestione di eventi su larga scala. «L’industria degli eventi è un motore importante dell’economia italiana ed un fiore all’occhiello del made in Italy grazie alla quantità e alla qualità degli eventi nazionali e internazionali che promuove e organizza. Però per sfruttare al meglio le opportunità che si prospettano nel prossimo futuro manca un collegamento e un approccio sistemico con le istituzioni politiche ed economiche. Gli Stati Generali degli Eventi, organizzati dal Club degli Eventi e della Live Communication, hanno lo scopo di costruire un ponte con le istituzioni e trovare le modalità per una collaborazione più efficiente ed efficace», ha dichiarato Salvatore Sagone, presidente ADC Group, realtà che ha organizzato e condotto i lavori.

Fonte: Il Sole 24 Ore