Il ceratosauro e il meteorite di Marte: scienza da record

Il ceratosauro e il meteorite di Marte: scienza da record

Centocinquanta milioni di anni e non sentirli. O meglio: sentirli tutti a suon di record nell’asta di Sotheby’s New York denominata «Natural History, Including The Juvenile Ceratosaurus, and the Largest Piece of Mars on Earth» (16 luglio 2025). “Lui” è un ceratosauro (letteralmente: “lucertolacornuta”) fossile non adulto in condizioni eccellenti – uno dei tre soli esistenti al mondo –aggiudicato al prezzo monstre di 30,5 milioni di dollari (la stima partiva da 6 milioni). Rinvenuto nella Cava di Bone Cabin in Wyoming nel 1996, questo rettile carnivoro e tricorno, risalente al Tardo Giurassico (154-159 milioni di anni fa, nel bel mezzo della deriva dei continenti) è alto circa 1,80 e lungo 3,35 metri e conta 139 ossa originali.

Dinosauri e fossili in asta: l’ultimo record giurassico

Secondo Cassandra Hatton, vicepresidente per le scienze e la storia naturale di Sotheby’s, tale ceratosauro è «un’autentica meraviglia della conservazione preistorica, un esemplare che unisce rarità scientifica e bellezza naturale. Uno dei migliori fossili di dinosauro mai immessi sul mercato, arrivato alla casa d’aste più antica al mondo tramite Fossilogic, specializzata nella rimessa in sesto dei fossili». L’intero incanto è stato un successo, con un tasso del venduto del 95% (sei i lotti invenduti su 122) e rivalutazioni consistenti.
Restando fra i fossili: una zampa di tirannosauro (lotto 19) ha realizzato 1.758.000 di dollari da una stima bassa di 250.000; un teschio di pachicefalosauro è arrivato allo stesso prezzo. Qualcuno si è comprato un grosso dente di tirannosauro per 88.900 dollari (partiva da 40.000 euro). Un corno ditriceratopo ha cambiato proprietà per 38.100 dollari. Non è raro che le case d’asta dedichino intere sedute di vendita a fossili e altre mirabilia della natura (soprattutto nei periodi di stagnazione del mercato dell’arte). Basti ricordare “Stan”, la carcassa di tirannosauro rex (67 milioni di anni) che in piena pandemia (ottobre 2020), da Christie’s arrivava a sfiorare i 32 milioni di dollari da una stima bassa di 6 in mezzo a opere di Cézanne, Picasso, Pollock, Monet, Rothko, Twombly. Oppure il più caro in assoluto, lo stegosauro “Apex” (150 milioni di anni), nel luglio 2024 venduto proprio da Sotheby’s per 44,6 milioni di dollari.

La roccia extraterrestre più costosa di sempre in asta

Alla fascinazione collezionistica per il remoto nel tempo si aggiunge quella per il remoto nello spazio. E l’asta del ceratosauro ha regalato in tal senso un nuovo record assoluto per una roccia spaziale: i 5.296.000 dollari per il più grande pezzo di Marte presente sulla Terra, NWA 16788. Scoperto nel 2023 da un cercatore di meteoriti nella regione di Agadez, in Nigeria, è arrivato sulla Terra a causa del violento impatto di un asteroide sul Pianeta Rosso. Fra le meteoriti più apprezzate a livello collezionistico, ci sono le stupefacenti pallasiti – nugoli di luminosi cristalli di olivina immersi in una lega di ferro e nichel – come quella di Seymchan (Russia) o quella splendida di Fukang (Cina). Una fetta della pallasite di Fukang è il top lot di Christie’s fra le rocce spaziali: 525.000 sterline nel 2021. Ma non sono solo le meteoriti ad avere un ascendente collezionistico.

Cristalli e minerali terrestri, preziosi come gemme

Nei cataloghi d’asta di queste tipologie di collezionabili sono inclusi anche rocce, minerali e cristalli terrestri. Oggetti che possono essere contigui per valore e composizione alle gemme preziose (95.250 dollari da Sotheby’s il 16 luglio 2025 per dei cristalli di acquamarina su matrice). Una categoria affine, e molto ricercata, sono le foglie naturali d’oro purissimo, a volte unite a pezzi di quarzo (50.800 dollari da Sotheby’s il lotto 56, sempre nell’asta di storia naturale del 16 luglio 2025; 37.500 franchi svizzeri da Christie’s un esemplare da 127 grammi nell’asta Jewels Online del novembre 2023). Ambite e costose anche le candide gogotte, aggregazioni di arenaria presenti nelle acque ricche di minerali di Fontainebleau (Francia) risalenti a 30 milioni di anni fa, simili più a opere d’arte surrealiste che a concrezioni di carbonato di calcio e quarzo, quali sono. A Versailles se ne possono ammirare alcune, grazie al Re Sole (Luigi XIV, 1643-1715) cui si devono i primi scavi. Ma il viaggio a ritroso nel tempo può essere ancora più lungo, e arrivare fino a miliardi di anni addietro: nel luglio 2023 Sotheby’s ha venduto un trio di stromatoliti rinvenute in Marocco e risalenti a 2,5 miliardi di anni fa, nel pieno dell’era precambriana. Il prezzo? In questo caso, relativamente accessibile: 1.270 dollari.

Fonte: Il Sole 24 Ore