il commissario Ue contro Trump

il commissario Ue contro Trump

Quella di Maroš Šefčovič, il diplomatico slovacco nato 59 anni fa a Bratislava che oggi rappresenta l’Europa nel braccio di ferro con Trump sui dazi, è una carriera costruita sul pragmatismo e sulla capacità di scalare le vette di dossier assai complicati senza arrendersi.

Šefčovič nasce come diplomatico, iniziando a farsi le ossa come ambasciatore in Zimbabwe, in Canada e soprattutto in Israele (1999–2002). Con l’ingresso della Slovacchia nella Ue, diventa rappresentante permanente del suo Paese nell’Unione Europea (dal 2004 al 2009).

L’Energia di gestire Brexit

Ma è dal 2010 che la sua carriera a Bruxelles decolla: prima come vicepresidente per le Relazioni interistituzionali (2010-2014), poi con la poltrona chiave di Commissario per l’Energia (dal 2014 al 2019), dove emerge la sua abilità nel trattare con decine di Paesi nel nome della sicurezza degli approvvigionamenti e della costruzione di un mercato unico.

Chiamato a gestire Brexit, con la sua proverbiale tenacia riesce a smontare i bollenti spiriti di ben sei interlocutori Tories non propriamente memorabili (tra cui Gove, Frost, Liz Truss, James Cleverly e David Cameron).

La poltrona più scottante

Dopo la breve parentesi, nel 2019, delle elezioni presidenziali perse al ballottaggio contro Zuzana Čaputová, Šefčovič nel settembre 2019 viene richiamato in Commissione dalla nuova presidente Ursula Von Der Leyen come vice presidente delle Relazioni interistituzionali.

Fonte: Il Sole 24 Ore