il dolce oro del Canada tra produzione, furti e sfide future

il dolce oro del Canada tra produzione, furti e sfide future

Nel 2023 i prodotti canadesi a base di acero sono stati esportati in 67 diversi Paesi del mondo. Il 62,1% delle esportazioni è stato destinato agli Stati Uniti, il 7,3% alla Germania, il 5,3% alla Francia, il 5,2% al Regno Unito, il 4,1% all’Australia e il 3,9% al Giappone, mentre le altre destinazioni di esportazione hanno rappresentato il restante 16,0% del volume totale.

Il rischio dei dazi minacciati da Trump

Donald Trump ha più volte minacciato di imporre dazi sui prodotti canadesi,nel contesto di una politica protezionistica volta a ridurre il deficit commerciale con i partner internazionali. Tra i settori potenzialmente colpiti rientra anche quello dello sciroppo d’acero. Se così dovesse essere, il settore subirebbe conseguenze economiche significative poiché gli USA sono il principale mercato di esportazione del prodotto. Un aumento dei costi per i distributori e consumatori americani potrebbe portare a un calo della domanda e favorire la produzione locale negli Stati Uniti, in particolare nel Vermont, che è il più grande produttore americano. Inoltre, i dazi potrebbero incentivare il mercato nero. Questo metterebbe ulteriormente alla prova il sistema di regolamentazione della FPAQ.

Il Grande Furto dello sciroppo d’acero: un colpo da 18 milioni

Quando si pensa ai furti più spettacolari della storia, vengono in mente diamanti, opere d’arte o somme di denaro astronomiche. Eppure, tra il 2011 e il 2012, il Canada è stato teatro di un colpo straordinario che ha avuto come protagonista proprio lo sciroppo d’acero. L’episodio, noto come il Great Canadian Maple Syrup Heist, ha portato alla sottrazione di circa 3.000 tonnellate di sciroppo per un valore di oltre 18 milioni di dollari canadesi, pari a circa 13 milioni di euro.

Il colpo è stato messo a segno in un magazzino di Saint-Louis-de-Blandford, dove erano custoditi migliaia di barili di sciroppo. Il metodo utilizzato dai ladri è stato tanto semplice quanto efficace: nel corso di diversi mesi, il gruppo di malviventi ha sostituito i barili pieni con contenitori vuoti o riempiti d’acqua. Lo sciroppo rubato è stato poi trasportato clandestinamente e venduto sul mercato nero, sia in Canada che negli Stati Uniti.

La scoperta del furto è avvenuta quasi per caso. Durante un’ispezione di routine nel luglio del 2012, un agente della FPAQ ha notato che alcuni barili apparivano insolitamente leggeri. Ulteriori controlli hanno rivelato la sostituzione di numerosi contenitori, svelando l’entità del furto.

Fonte: Il Sole 24 Ore